(di Barbara Paloschi)
TITO BOERI - ANTONIO SPILIMBERGO -
SÌ VAX, DIALOGO TRA UN PRAGMATICO E UN NON SO' (EINAUDI pp. 112
€ 12,00)
Nel dibattito pro e contro la vaccinazione anti-Covid entrano
due economisti, Tito Boeri e Antonio Spilimbergo, che in un
godibile pamphlet pubblicato da Einaudi affrontano il tema con
lo spirito di chi vuole capire, lasciando al lettore il compito
di giudicare. Per farlo hanno scelto la forma del dialogo
platonico, dando la parola a due personaggi immaginari: la
giovane e pragmatica Piera, sostenitrice dell'immunizzazione, e
l'ultra cinquantenne Riccardo, No Vax disposto al confronto,
perché "lascia la porta del suo cervello aperta a metà".
Il titolo del libro è 'Sì vax, dialogo tra un pragmatico e un
non so', scelta che chiarisce dall'inizio il campo al quale
appartengono gli autori, il primo docente bocconiano ed ex
presidente dell'Inps, il secondo vicedirettore del Dipartimento
di Ricerca del Fondo monetario internazionale. Boeri e
Spilimbergo tuttavia si schermiscono: "Nel dialogo platonico -
sottolinea Spilimbergo - la discussione serve a far emergere 'la
verità'. A noi è sembrato solo il modo migliore di dare dignità
a posizioni diverse". Come economisti, chiarisce Boeri, "siamo
abituati a studiare ciò che guida i comportamenti delle persone,
ecco perché abbiamo pensato di poter dare un contributo in un
campo nel quale sono già stati scritti fiumi d'inchiostro".
La lettura del libro scorre veloce come il colloquio tra i
due protagonisti di fantasia, che si incontrano per caso
sull'alta velocità Napoli-Bari e trascorrono insieme l'ora e
trenta minuti del viaggio. Dalla loro conversazione sono esclusi
il clamore della cronaca, i calcoli della politica e i giudizi
etici. Il discorso, misurato e convincente, parla di libertà e
obblighi, rischi e paura, industria dei vaccini, profitti e
brevetti. Ogni affermazione, come si evince dalle note, ha per
fonte uno studio.
"Non volevamo fare un instant book - spiega Spilimbergo - ma
mettere a disposizione informazioni utili per chi vuole
approfondire". Noi economisti, chiosa Boeri, "abbiamo
dimestichezza con i dati, e abbiamo notato che la capacità di
leggere correttamente i numeri spesso manca dal discorso
pubblico, anche su questo volevamo dare una mano".
Ma, come i due autori fanno dire a Piera, "gli economisti,
almeno una parte di loro, ambiscono anche a essere degli
'psicanalisti applicati'". Così sul tema della paura la giovane
viaggiatrice afferma: "Penso che i vaccini suscitino paure che
non si possono spiegare razionalmente. Ma una volta che queste
paure si mettono in moto la ragione sembra velocissima a
giustificarle". Il dialogo potrebbe piegarle? Forse no, ma una
informazione corretta e non urlata - filo conduttore del lavoro
di Boeri e Spilimbergo - potrebbe fornire un salvagente.
Il volume, in libreria da pochi giorni, è stato presentato a
Milano e Vicenza.
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