(di Mauretta Capuano)
SANDRO FERRI, L'EDITORE PRESUNTUOSO
(EDIZIONI E/O, PP 256, EURO 10,00). Riflessioni, aneddoti,
racconti e avventure, molte divertenti, sulla vita di una casa
editrice e sulla storia dell'editoria libraria degli ultimi 40
anni. Sandro Ferri, editore delle Edizioni E/O, la casa editrice
della misteriosa Elena Ferrante, racconta con il suo stile
diretto e franco, con il suo piglio polemico e ironico, la
storia della sua piccola-grande impresa editoriale nel libro
'L'editore presuntuoso' che esce il 19 febbraio nella collana
Assolo di E/O.
"Qui dentro ci sono storie divertenti, consigli spericolati e
giudizi poco diplomatici. C'è la storia di un editore - la mia
ma anche quella della squadra in cui ho giocato. È un libro che
può far arrabbiare, ma forse alcuni saranno felici" dice Ferri
che ha fondato le Edizioni E/O nel 1979 con la moglie Sandra
Ozzola facendoci scoprire nel 1984 titoli come 'Cassandra' di
Christa Wolf, primo bestseller della casa editrice, e poi 'Ho
servito il re d'Inghilterra' di Bohumil Hrabal uscito nella
collana praghese diretta da Milan Kundera che ancora non era
esploso come autore de 'L'insostenibile leggerezza dell'essere'.
E ancora, Jean-Claude Izzo e tra i primi romanzi italiani, nel
1982, 'L'amore molesto' dell'esordiente Elena Ferrante e 'Il
Fuggiasco' di Massimo Carlotto'. Il primo titolo pubblicato è
stato invece 'Esplosione di un impero?', un saggio sulla fine
dell'Unione sovietica di Helene Carrere d'Encausse, la madre di
quello che sarebbe poi diventato il famoso scrittore Emmanuel
Carrere.
Nel ripercorrere la sua storia di editore indipendente -
editore-soggetto come lo chiama Ferri, cioè che legge, sceglie,
sostiene gli scrittori, decide i libri da pubblicare - ci
racconta i pregi e i difetti di un mondo spesso asfittico ma
anche le idee ed emozioni che lo animano.
I bersagli sono numerosi: il marketing, un capitalismo
esagerato, le mode, un ambiente letterario auto-referenziale, lo
strapotere dei grandi gruppi, il totalitarismo di Amazon, ma
anche i vizi e le piccolezze del mondo editoriale. Una storia
che si legge come un thriller in cui la vittima è
l'editore-soggetto (il vero editore) e l'assassino va ricercato
tra i tanti nemici di un'editoria libera.
Dati alla mano e fallimenti di tanti, Ferri ci fa vedere però
come una piccola impresa culturale possa farcela a sopravvivere
ed emergere,. Come possa far circolare tra i lettori il cuore di
un progetto editoriale come il suo che negli anni si espanso
coinvolgendo la figlia Eva: nel 2005 con Europa Editions, sede a
New York, che pubblica in inglese romanzi dai paesi di tutto il
mondo, nel 2007 con Sharq/Gharb, casa editrice in lingua araba e
nel 2011 con Europa Editions Uk.
A spingerlo a scrivere 'L'editore presuntuoso' a distanza di
dieci anni da un altro suo libretto, 'I Ferri dell'editore'
(2011) in cui raccontava episodi della vita della casa editrice
e rifletteva su alcuni aspetti del lavoro editoriale, sono stati
i vari corsi di editoria a cui ha partecipato in questi anni
come relatore. L'apprezzamento manifestato dagli studenti e di
altre persone che lavorano nel settore della cultura lo ha
portato a voler continuare a sviluppare quella riflessione sugli
editori-soggetto, dedicandola soprattutto alle nuove generazioni
che amano la lettura e che cercano di entrare a fare parte del
mondo editoriale.
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