GUSTAVE FLAUBERT, DUE RACCONTI
GIOVANILI. A cura e traduzione di Chiara Pasetti (Nino Aragno
Editore, pp.126, 15 euro). Una vocazione letteraria precoce e
fertile, emersa già nell'adolescenza, arricchita da
un'immaginazione del tutto straordinaria: sono una chiara
dimostrazione del talento di Gustave Flaubert i due racconti
giovanili inediti pubblicati in Italia da Nino Aragno Editore
dalla metà di febbraio. A cura di Chiara Pasetti, che li ha
anche tradotti, i due racconti vennero scritti da Flaubert a
soli 14 anni, ma l'autore scelse di non pubblicarli in vita. Il
primo, intitolato La Grande Dame et le Joueur de vielle ou La
mère et le cercueil (La nobildonna e il suonatore di ghironda o
La madre e il feretro), ha toni cupi e racconta la storia di un
incesto, tema mai più affrontato da Flaubert. Diverso invece il
secondo racconto, intitolato Un parfum à sentir ou Les Baladins
(Un profumo da sentire o I Saltimbanchi): di più ampio respiro,
e capace di mescolare grottesco e sublime, è dedicato al mondo
dei saltimbanchi e degli artisti di strada, da sempre caro
all'autore. I due racconti sono accompagnati da un'introduzione
e un ampio saggio sempre a cura di Chiara Pasetti, in cui la
filosofa, drammaturga, saggista e specialista di Gustave
Flaubert fornisce una chiave di lettura originale, utile per
comprendere non solo queste prime opere ma anche la misteriosa
malattia nervosa che afflisse l'autore a partire dalla giovane
età.
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