MARIA BEATRICE ALONZI, NOI, PAROLA DI TRE LETTERE (Salani, pp.228, 16 euro).
Tre ragazzi, Teresa, Margherita e Carlo, che si conoscono per caso e scelgono di vivere l'amore come vogliono, pronti a lasciare il proprio segno, diventando insieme "un'altra cosa", senza chiedere il permesso, senza spiegazioni, compromessi o sensi di colpa.
È un
incontro faccia a faccia con i giovani, tra i loro sogni, le
frustrazioni e la voglia di rivalsa, il nuovo romanzo di Maria
Beatrice Alonzi dal titolo "Noi, parola di tre lettere",
pubblicato da Salani e disponibile dal 12 maggio. I protagonisti
formano un triangolo amoroso, ma rifuggono ogni banale
classificazione: non sono solo amici, amanti o complici; non
sono etero, non gay, non prosaici, non romantici, bensì tutto e
allo stesso tempo: in realtà desiderano soltanto essere liberi,
rifiutando l'idea di dover sottostare alle catene dei ruoli
imposti da altri e riuscendo così a sentirsi (forse) adulti,
felici, intoccabili. Business & Career Coach da oltre 10 milioni
di click, autrice anche de Il Libricino della Felicità,
autopubblicato e poi diventato un best seller, Alonzi con la sua
penna entra in profondità nelle anime dei personaggi e svela
ipocrisie e paure, ma anche cattiverie, egoismi e speranze:
l'obiettivo è dare voce alla cosiddetta "generazione senza
futuro", tutti quei giovani che, schiacciati da colpe che non
possono sentire proprie, sono pronti a tutto per riscattarsi.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA