Se il settecentenario del 2021 è
stato un formidabile stimolo per gli studi e la divulgazione -
con esiti importanti grazie al sostegno costante dell'amore
popolare per Dante - si ritorna ora alla "normalità" e si
riparte dai fondamentali: da quell'orizzonte spirituale che per
il Poeta era l'anelito alla pace, considerata come la condizione
necessaria per la felicità e la realizzazione umana e,
trasfigurata nell'eternità, come la destinazione che è il premio
dei beati. Intitolato con guizzo giocoso Dante2021+1, il
festival interamente dedicato al Poeta è in scena dal 14 al 17
settembre con incontri, spettacoli e concerti nel cuore della
Ravenna dantesca, quell'angolo di città che ne abbraccia la
Tomba. Promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna e
diretto fin dall'inizio da Domenico De Martino, con il sostegno
della direzione scientifica dell'Accademia della Crusca, il
festival raggiunge così l'XI edizione. Il cui titolo, «per
quella pace / ch'i' credo che per voi tutti s'aspetti»
(Purgatorio III, vv. 74-75), ci trasporta ai piedi della
montagna del Purgatorio; con gli occhi rivolti alla cima, ma
soprattutto a quella pace che, oggi più che mai, è l'orizzonte e
il desiderio di ognuno. Tutti gli appuntamenti in programma sono
a ingresso libero.
«Oggi è un'occasione fortemente "istruttiva" traguardare la pace
che Dante voleva veder realizzarsi in Europa e nel Mediterraneo
con le ben diverse iniziative, responsabilità e modelli ideali
del quadro attuale, che può fornire di prima mano un
protagonista come il commissario europeo Paolo Gentiloni -
sottolinea il direttore del festival Domenico De Martino - Ma
non minor valore hanno le ricerche testuali di uno studioso come
Giorgio Inglese, che riceverà il premio Dante-Ravenna e alle cui
cure è stata affidata la nuova Edizione nazionale della Commedia
appena pubblicata. In effetti, il nostro Dante, di noi uomini e
donne del XXI secolo, si radica pienamente nella concretezza del
testo, per proiettare inesorabilmente le sue intenzioni nella
nostra difficile, controversa umanità di oggi e domani.»
Anche quest'anno il festival ha per "casa" gli Antichi Chiostri
Francescani, proprio accanto alla Tomba di Dante. Di
appuntamento in appuntamento, Dante sarà ispirazione, esempio,
interrogativo, esperienza; parte, insomma, del vissuto di
ognuno.
Il programma vedrà protagonisti: Carlo Ossola, Marcello Ciccuto,
Nicoletta Maraschio, Alberto Manguel, Paolo Gentiloni, Antonio
Patuelli, Agnese Pini, Giorgio Inglese, Gian Luigi Beccaria,
Carlo Galli, Roberto Rea, Irene Grandi, Patrizia Zappa Mulas,
Nicola Smerilli, Virginio Gazzolo, Francesco Dillon, Isabella
Fabbri, Vittorio Pettinato, Vincenzo De Angelis…
La manifestazione, posta sotto l'Alto patronato del Presidente
della Repubblica, ha il patrocinio della Regione Emilia-Romagna,
del Comune di Ravenna, della Fondazione Enzo Bettiza e degli
Amici dell'Accademia della Crusca; media partner QN.
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