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Davide Rigiani vince "Premio Giuseppe Berto"

Davide Rigiani vince "Premio Giuseppe Berto"

Con "Il Tullio e l'eolao più stranissimo di tutto Canton Ticino"

RICADI, 11 settembre 2022, 19:02

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Davide Rigiani, con "Il Tullio e l'eolao più stranissimo di tutto il Canton Ticino" (Minimum Fax), ha vinto la 29ma edizione del premio letterario "Giuseppe Berto", dedicato alle opere prime. La cerimonia di premiazione si è tenuta a Capo Vaticano di Ricadi nella tenuta calabrese a strapiombo sul mare dove Berto scrisse due dei suoi più grandi capolavori, "Il male oscuro" e "La Gloria".
    Il vincitore è stato proclamato da Antonia Berto, figlia dello scrittore veneto, a nome della giuria presieduta da Ernesto Ferrero.
    Alla manifestazione erano presenti anche alcuni degli ospiti della contemporanea rassegna "Estate a casa Berto" che, per la prima volta per questa edizione, ha visto affiancati il Premio e il Festival entrambi dedicati a Giuseppe Berto. A festeggiare Rigiani si sono così aggiunti il premio Strega 2021 Emanuele Trevi, l'attrice Iaia Forte, il musicista Danilo Rea, il giornalista e scrittore Michele Masneri e l'attore Carlo Cecchi.
    "Siamo rimasti colpiti - ha commentato la scrittrice Laura Pariani, componente della giuria - dall'inventiva dell'autore che, seguendo la lezione di Rodari e di Pennac, crea uno scoppiettante caleidoscopio di situazioni surreali. Il protagonista Tullio, bollato a scuola come una nullità, ha una mente ribollente di fantasticherie che rimbalzano dalla strampalata famiglia Ghiringhelli alla Banca Elvezia di Lugano e, con un vero e proprio effetto di stravolgimento culturale, producono riverberi fin nella Svizzera tedesca. Motore del romanzo è l'invenzione linguistica che ottiene effetti umoristici di grande forza; come nei capitoli in cui le metafore prendono vita. Ne deriva un ritratto stupefacente di una Svizzera che perde l'aura di efficienza 'perfettina' di cui di solito si circonda. Il tutto ad opera di un bambino che rifiuta di farsi incasellare e diventare uno dei tanti che deve 'lavorare per poter guadagnare per poter pagare per poter vivere per poter lavorare'".
   

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