ELENA PREMOLI, PER TUTTI I GIORNI
DELLA TUA VITA (Piemme, pp.304, 17.90 euro) - Una storia
struggente che celebra la vita e chiama il lettore a riflettere,
a immedesimarsi nel dolore ma anche nella speranza: si intitola
"Per tutti i giorni della tua vita" il romanzo d'esordio di
Elena Premoli, edito da Piemme. Al centro della vicenda, due
giovanissimi genitori, Emily e Will, e il loro piccolo Matt. Il
progetto di creare una famiglia felice viene incrinato da una
terribile notizia: quando il bambino ha quattro mesi, infatti
qualcosa cambia inesorabilmente. I medici parlano di un ritardo
cognitivo, di un disturbo della crescita, di un problema
cerebrale. I ragazzi pur disperati non si arrendono e si
aggrappano all'amore per Matt. Ma dovranno lottare, perché la
loro storia presto si intreccia a quella di Nadia, pediatra di
successo, donna bella, carismatica, decisa, il senso di
onnipotenza di chi ha sempre avuto tutte le risposte, come in
questo caso, di fronte a Matt. Nella loro battaglia, iniziata
prima tra le mura della camera dell'ospedale poi proseguita sui
social network, sulle pagine dei giornali e, infine, in
tribunale, si contrappongono inesorabilmente la scienza e
l'amore. Al centro resta Matt e la sua fragile esistenza,
accanto alla riflessione su un tema gigantesco, complesso e
attualissimo come quello dell'eutanasia. Liberamente ispirato
alla storia vera di Alfie Evans, il libro affronta di petto, in
profondità ma con delicatezza, sentimenti forti e contrastanti,
raccontando la paura e insieme il coraggio, in una storia che
rappresenta un autentico inno alla vita.
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