Dall'esperienza, negli anni '90,
del sodalizio di 'giallisti' noto come 'Gruppo 13' prima e
dell'Associazione-Scrittori coordinata da Stefano Tassinari poi,
nasce a Bologna l'associazione di scrittori 'Scri.Bo',
presentata oggi da Carlo Lucarelli - che ne è anche il
presidente - e Marco Bettini, componente del consiglio
direttivo. Obiettivo: portare Bologna, che "di esperienze
esclusivamente letterarie è un po' carente", a diventare
"capitale del libro e della scrittura".
"Scri.Bo è nata per riprendere un discorso che avevamo
interrotto ai tempi dell'Associazione-Scrittori", ha spiegato
Lucarelli. Ci eravamo un po' fermati, ma sono rimaste le
esigenze che vogliamo portare avanti". "Siamo arrivati a una
mailing list di circa 110 persone". ha aggiunto Marco Bettini.
All'orizzonte diversi progetti. Primo tra tutti, "la creazione
di una 'Literary house', una 'Casa della letteratura'". "Un
posto - spiegano Lucarelli e Bettini - dove si possano tenere
iniziative importanti su letteratura e scrittura a Bologna sul
modello dei circoli letterari di Torino e di Roma", ma anche un
posto in cui "ospitare scrittori che vengono da fuori città,
magari all'interno di una foresteria, tenere corsi e molto
altro". Si punta a "raccontare la scrittura e portare la lettura
negli ospedali e nelle carceri, in maniera organica e non
individuale", perché Scri.Bo si pensa come un "punto di
riferimento e baricentro organico" del settore, che raggruppi
esponenti del settore di Bologna e provincia. E poi c'è quella
che Bettini descrive come "l'ambizione sfrenata di un festival",
che non assomigli a quelli attualmente esistenti sia in città
che altrove e che si concentri su singole tematiche. "Ora
abbiamo bisogno di una sede - ha concluso Lucarelli - e che
l'amministrazione creda quanto noi in questo progetto". "Da
parte nostra - ha assicurato la delegata del sindaco alla
Cultura Elena Di Gioia - a monte c'è la stima, e poi lo spirito
di collaborazione e la voglia di esserci insieme".
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