Si apre con Edith Bruck intenta a
guardare un vecchio documentario ungherese, "A Látogatas", che
in italiano significa "La visita". È lei sullo schermo, più
giovane, nel 1982, tornata in Ungheria per rivedere la casa dove
è nata e dove venne catturata. Attraverso queste immagini,
inedite in Italia, del documentario esclusivo, 'Edith',
presentato in esclusiva il 25 gennaio alle 21.15 su La7 da
Andrea Purgatori, la Bruck torna per noi a ricordare e
riflettere. Realizzato da 3D Produzioni in collaborazione con
La7, in occasione della Giornata della Memoria, per non
dimenticare gli orrori della guerra, le vittime dell'olocausto e
la shoah, è il ritratto di una donna capace di continuare a
vivere e amare e che non tralascia nulla della sua storia: dal
Lager all'amore infinito per il poeta Nelo Risi, fino alla
scrittura che le ha permesso di continuare a vivere. Tutto
disegnato alla luce dell'oggi, nella casa di Via del Babuino
dove abita da 62 anni, circondata dai colori e dai rumori della
Roma "eterna", come la definisce Edith, quella che ormai è
diventata la sua patria, "tra piazza del Popolo e piazza di
Spagna".
Il documentario nasce da una idea di Giovanna Boursier, con la
sceneggiatura scritta insieme alla protagonista e la regia di
Michele Mally e rappresenta una testimonianza unica ed
eccezionale della scrittrice e poetessa di origini ungheresi
naturalizzata italiana, sopravvissuta all'olocausto e alla
deportazione nei campi di Auschwitz, Dachau e Bergen- Belsen.
"Edith" ha avuto inoltre il Patrocinio di Ucei - Unione delle
Comunità Ebraiche Italiane, della Fondazione Museo della Shoah,
del Dicastero della Cultura e l'Educazione, e con la
collaborazione dell'Accademia d'Ungheria a Roma.
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