TOVA FRIEDMAN/MALCOM BRABANT, LA BAMBINA DI AUSCHWITZ (Newton Compton, pp.288, 9.90 euro).
"Sono una sopravvissuta.
Questo significa che ho l'obbligo di parlare
in nome di un milione e mezzo di bambini ebrei assassinati dai
nazisti. Loro non possono più farlo". E' un memoir duro ed
emozionante il libro "La bambina di Auschwitz", scritto da Tova
Friedman - attivista, vive negli Usa, una tra i pochissimi ebrei
a essere uscita viva da una camera a gas - e Malcolm Brabant,
edito per il Giorno della Memoria da Newton Compton. Il volume,
mettendo al centro una delle pagine più buie della Storia
attraverso la vita della protagonista, ripercorre l'incredibile
vicenda di Friedman, a quattro anni scampata alle esecuzioni di
massa nel ghetto della città polacca in cui viveva insieme alla
sua famiglia e a sei anni fatta salire su uno dei treni diretti
verso l'inferno in terra e poi deportata nel campo di
concentramento nazista di Auschwitz-Birkenau, da cui uscì viva.
L'autrice, che oggi risiede nel New Jersey e ancora si batte
contro l'antisemitismo e i crimini di odio, mette per iscritto
in pagine intense e drammatiche il racconto di un dolore che la
accompagna da tutta la vita e che ora ha deciso di condividere
anche sul suo canale TikTok da oltre 476mila follower.
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