ANNALISA ANGELONE, DIANA SPENCER
(POLIDORO, PP. 392, EURO 20)
In questo saggio dal ritmo incalzante, Annalisa Angelone,
attraverso l'analisi di centinaia di fonti, e dopo anni di
studio, tenta di far luce sulla morte della principessa,
avvenuta la notte tra il 30 e il 31 agosto del 1997. Angelone
ripercorre la storia di Lady D. ed evidenzia i buchi neri, le
omissioni e le anomalie che accompagnano la ricostruzione della
notte dell'Alma. Al di fuori di ogni complottismo, nel libro
viene messa a confronto la verità ufficiale e quella delle
inchieste giornalistiche.
"All'apice della popolarità e del carisma, Diana è più
scomoda che mai nella sua ultima estate: la relazione con Dodi
Fayed fa rabbrividire l'establishment, l'arcivescovo di
Canterbury sostiene che non incoronerebbe un re divorziato e
risposato e i potenti del mondo temono la sua battaglia contro
le mine, specialmente da quando è riuscita ad avere l'appoggio
del presidente Clinton", racconta Angelone nel libro e descrive
una "Diana che ha ritrovato la voce, lo spartito e il canto, una
Diana che diceva farò i nomi di chi produce le mine, di chi le
vende".
La tragica scomparsa di Lady D "ha consegnato al mito l'eroina
di una narrazione collettiva su cui milioni di persone hanno
proiettato sogni e solitudini, suggellando la grande storia
d'amore tra la principessa ribelle e il suo popolo globale. Una
storia che non si è mai interrotta perché, direbbe Domenico
Starnone, i fantasmi fanno il nido nel futuro", scrive l'autrice
nel saggio.
Annalisa Angelone è giornalista Rai dal 1995, inviata del Tgr
Campania, e ha lavorato anche all'estero. Il suo primo libro,
Rossa lava di fuoco, ha vinto il premio Napoli in pagina e il
premio Emily Dickinson.
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