Le collane di poesia curate da
Pordenonelegge e Samuele Editore - la Gialla e la Gialla Oro -
tornano quest'anno per la decima volta. Con una novità
rivoluzionaria: tra le nuove proposte della Gialla, infatti, c'è
anche Clone 2.0, libro che Vincenzo Della Mea ha scritto a
quattro mani con l'intelligenza artificiale ChatGPT-2. Una
scelta all'avanguardia: si tratta della prima pubblicazione di
questo tipo in Italia.
"Credo che istruire una macchina e dialogare con essa,
cercando di perfezionare i suoi output, sia un modo di fare
arte", ha spiegato il direttore artistico del festival, Gian
Mario Villalta. "Lavorare con queste macchine ci rivela qualcosa
su di noi, e ci mette di fronte al fatto che forse i processi
che ci muovono non sono poi così dissimili da quelli che
governano computer e intelligenze artificiali. La differenza sta
piuttosto nella nostra corporeità e nel nostro vissuto".
Anche Alessandro Canzian di Samuele Editore si è detto
entusiasta dell'esperimento: "Come editore posso già dire che è
riuscito, perché pone delle questioni estremamente attuali".
Tra le altre proposte della Gialla, Terra dei ritorni
dell'italo-indiano Alessandro Anil e Eucariota di Giuseppe
Nibali. La Gialla Oro, invece, indirizza i riflettori verso
grandi autori come Mario De Santin (Corpi Solubili) e due poeti
che vengono da oltre i confini nazionali come il canadese
francofono Martin Rueff (Icaro grida in un cielo di creta) e la
slovena Tina Volarič (Silenzi a più voci).
"Il tema della terra straniera quest'anno è ricorrente: credo
che aprirsi ad altri luoghi ampli inevitabilmente la nostra
visione sulle cose", ha concluso Canzian.
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