Il prossimo episodio di Muschio
Selvaggio, online il 4 dicembre alle 12:00, ha un ospite
d'eccezione: Roberto Saviano. L'autore e giornalista offre una
prospettiva unica su uno dei casi più controversi e complessi
della storia italiana: la storia di Enzo Tortora. La puntata si
propone proprio di raccontare in modo chiaro cosa successe al
noto presentatore focalizzandosi anche su come la fama e
l'invidia siano spesso complici delle ingiustizie. Il racconto
di Saviano sulla vicenda è molto dettagliato: nomi, date e
soprattutto chiarisce, per chi non conoscesse bene la storia,
tutti i qui pro quo che portarono alla condanna di un uomo
innocente. Inoltre, invita a una seria riflessione sulla natura
della celebrità e, soprattutto, sulle sue conseguenze. Saviano
afferma "La fama genera un giudizio senza conoscere, perché se
tu sei famoso qualsiasi individuo è legittimato ad avere
un'opinione su di te basata sull'istinto, hai la faccia da
cattivo, non me la conti giusta, parli troppo forbito, stai a fa
un sacco di soldi quindi questo è un processo sulla fama. Quando
vado nelle scuole dico sempre che la fama è una roba orrenda".
Saviano riporta poi una frase di Enzo Tortora "Speriamo che il
mio sacrificio sia servito a questo paese e che la mia non sia
un'illusione". Fedez commenta "Mi dispiace dirlo, purtroppo
forse è rimasta un'illusione la lotta di Enzo Tortora".
Saviano risponde facendo un quadro dell'eredità che questa
storia ha lasciato e afferma "Cosa resta? Molte riflessioni,
innanzitutto lo strumento giudiziario come elemento per
delegittimare o attaccare chi non sopporti o consideri un tuo
nemico" e poco dopo aggiunge "L'attacco è sempre molto più
efficace dell'elogio" e racconta della sua esperienza personale:
dapprima osannato da tutti e richiesto anche dalle diverse
fazioni politiche al momento in cui, dopo il successo e la
grande visibilità ottenuta con il programma condotto con Fabio
Fazio su Rai Tre, cambia tutto. "Io mi ricordo che dopo Vieni
via con me che fa numeri stellari io sto malissimo perché mi
arrivava per la prima volta nella vita una massa di merda e di
accuse assurde per lettera, per mail, per strada… quando hai
tante persone che ti guardano, hai tante persone che ti
detestano, anche solo d'istinto o che non condividono le tue
posizioni" e poco più avanti aggiunge "Succede un'altra
dinamica, hai voluto essere famoso, cazzi tuoi! ….io voglio
arrivare alle persone, voglio che i miei libri vegano letti,
voglio vivere del mio lavoro ma non faccio una strategia per
cercare la fama, anzi a me da fastidio essere riconosciuto, ma
che cosa succede quando c'è il corto circuito …quello che tu fai
non viene criticato, magari fosse criticato, viene delegittimato
che è diverso!"
Il discorso dalla fama si sposta al potere dei soldi e Fedez
afferma "Il problema di Roberto non è che si è arricchito, il
problema di Roberto è che non si è arricchito abbastanza!",
Davide Marra interviene "Se in uno stato presumibilmente civile
bisogna arrivare ad avere un potere economico per poter far
valere i diritti …." E Saviano incalza "Avete toccato il punto,
i diritti infatti sono sempre di coloro che non possono
permetterselo… quando parliamo di diritto all'aborto,
all'eutanasia per esempio in verità chi ha il denaro può andare
ad abortire in svizzera, eutanasia in Olanda, il diritto è
sempre di chi non può economicamente permetterselo".
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