ROSANNA VIRGILI, BENEDETTO E
FRANCESCO (SAN PAOLO, PP. 175, EURO 16)
Benedetto e Francesco, due Papi divisivi? È la domanda a cui
risponde Rosanna Virgili, biblista, filosofa e teologa, in
questo libro uscito per i tipi di San Paolo. I due pontefici
arrivano dopo Giovanni Paolo II che "non era divisivo poiché
colmo di chiaroscuri". Wojtyla fu, per esempio, "attento ai
canoni della bio-etica, ma trasgressivo nel rifiutare
dignitosamente le cure quando avvertì che era giunta la fine
della sua corsa terrena". Fu un Papa "giovane e vecchio, sano e
malato, dolce e deciso", un innovatore, un carismatico, capace
di bucare lo schermo, immortalato mentre sciava in montagna, un
Papa non tradizionale ma anche conservatore. Due volti che sono
diventati poi tratti distintivi dei successori, con un Ratzinger
visto come più legato al passato, e un Francesco aperto al
futuro:" Per questo i due risultano ancora per molti - cattolici
e non cattolici - divisivi", scrive Virgili che analizza i punti
di contatto tra Benedetto e Francesco. Ciò che soprattutto li
unisce, commenta, è l'ubbidienza al ministero petrino e la
tenace fedeltà alla Chiesa, intesa come "corpo vivo", perché,
ricorda Papa Francesco, la strada dei cristiani è nella Chiesa.
Virgili nell'introduzione spiega che questo suo saggio è proprio
dedicato alla Chiesa, agli operatori di pace, e a tutti coloro
che la Chiesa la amano e "vogliono collaborare a renderla sempre
più bella, senza macchia né ruga".
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