"Il mondo del libro è molto cambiato
in questi decenni, per la maggior pressione competitiva sui
librai dovuta al progressivo allargamento dei canali di vendita,
tra i quali c'è l'e-commerce. Oggi le librerie indipendenti
coprono il 17% del mercato. La formazione gestionale e il
continuo aggiornamento professionale giocano un ruolo sempre più
centrale nella competizione di mercato". Lo ha detto Alberto
Ottieri, presidente della Fondazione Umberto e Elisabetta Mauri,
alla giornata conclusiva del 26 gennaio, dedicata a 'Le nuove
sfide', del Seminario di Perfezionamento della Scuola per Librai
Umberto e Elisabetta Mauri a Venezia. I lavori si sono aperti
con Stefano Mauri , vicepresidente della Fondazione Umberto e
Elisabetta Mauri, con il coordinamento di Giovanna Zucconi.
Consegnato, come da tradizione, il Premio per Librai Luciano e
Silvana Mauri, arrivato alla diciottesima edizione, al libraio
Fabio Lagiannella e la Borsa di lavoro Nick Perren, giunta alla
quinta edizione, alla libraia Veronica Tati. La tavola rotonda
internazionale, coordinata da Stefano Mauri, quest'anno
incentrata su 'Nuove sfide e déjà vu', ha riunito alcuni dei
maggiori protagonisti del libro nel mondo: Michael Busch (Ceo di
Herder Thalia Holding), James Daunt (Ceo di Waterstones e Barnes
& Noble), Sophie de Closets (presidente e direttore generale di
Flammarion), Andrew Franklin presidente di Profile Books), Denis
Mollat (uno dei maggiori librai indipendenti francesi),
Felicitas von Lovenberg (direttore editoriale di Piper Verlag),
moderati da Porter Anderson (Fondatore e direttore di Publishing
Perspectives). "Il web, lungi dall'essere il nemico, ha
riportato il libro al centro della vita culturale. Dei libri
amano parlare i giovani sui social e in tutta Europa stanno
affollando le librerie. Come incoraggiare, aiutare, servire e
fidelizzare questo nuovo pubblico è stato il tema di molti
interventi di alcuni dei più grandi e prestigiosi librai e
editori dei quattro principali mercati europei: Germania,
Francia e Gran Bretagna, oltre che Italia" ha spiegato Stefano
Mauri.
A chiudere il seminario, che si è aperto il 23 gennaio,
organizzato con il contributo di Messaggerie Libri e Messaggerie
Italiane e in collaborazione con l'Associazione Italiana
Editori, l'Associazione Librai Italiani, e il Centro per il
Libro e la Lettura, è stato lo scrittore Javier Cercas con un
intervento su 'Malintesi della modernità''.
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