"La poesia a braccio rappresenta
un'arte antica di grande interesse storico, un patrimonio
culturale popolare, quindi autentico, da custodire e
valorizzare". E' il commento del ministro della Cultura Gennaro
Sangiuliano alla presentazione alla Camera dei deputati
dell'evento dedicato alla poesia improvvisata, 'Poesia a
braccio: 'improvvisamente' arte e tradizione'.
"Il nostro obiettivo è di accendere i riflettori sull'arte
dell'improvvisazione - ha commentato il questore della Camera
dei deputati Paolo Trancassini - una forma d'arte antica delle
aree interne che rischia di estinguersi. Oggi celebriamo questa
tradizione locale del mondo agricolo e pastorale, patrimonio di
conoscenza della nostra cultura".
"Lo Stato stanzierà 400mila euro per salvaguardare quest'arte
- spiega Federico Mollicone, presidente della commissione
cultura della Camera dei Deputati - e con la prossima legge sui
beni immateriali sarà ancor più tutelata". Il canto a braccio,
radicato nel mondo agropastorale del centro Italia, è una forma
d'arte, tramandata oralmente di generazione in generazione, che
narra le identità culturali e i valori delle comunità e dei
territori. I poeti a braccio usano ancora oggi la stessa metrica
dei grandi classici, l'ottava rima in endecasillabi, cantata a
cappella e caratterizzata da toni sarcastici e intenti satirici.
Il duello poetico caratterizza questa pratica d'improvvisazione:
ancora oggi, in occasione delle feste popolari, prendono vita
vere e proprie sfide in cui i poeti iniziano il canto usando il
primo verso in rima con l'ultimo verso cantato dal poeta
antagonista.
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