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Strega, in finale sestina guidata da Di Pietrantonio

Strega, in finale sestina guidata da Di Pietrantonio

Secondo Voltolini, terza Valerio. Finale il 4 luglio a Roma

ROMA, 06 giugno 2024, 14:13

di Mauretta Capuano

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La sestina del Premio Strega 2024 Credits Musacchio Pasqualini/MUSA - RIPRODUZIONE RISERVATA

Serata di sorprese alla prima votazione del Premio Strega 2024, il 5 giugno al Teatro Romano di Benevento. In corsa per la vittoria finale sarà una sestina, e non una cinquina, guidata dalla superfavorita Donatella Di Pientrantonio con 248 voti per L'età fragile (Einaudi), già vincitrice del Premio Strega Giovani 2024, assegnato il 4 giugno al Teatro di Tor Bella Monaca. Colpo di scena al secondo posto dove si piazza, con un distacco di solo cinque voti Dario Voltolini, con Invernale (La nave di Teseo) che ha ottenuto 243 preferenze. Mentre Chiara Valerio con Chi dice e chi tace (Sellerio) è al terzo posto con 213 voti e al momento sembra sfumare la sfida che si prefigurava tra lei e Di Pietrantonio. Li seguono al quarto posto Paolo Di Paolo, con Romanzo senza umani (Feltrinelli), 195 voti e Raffaella Romagnolo con Aggiustare l'universo (Mondadori), 193 voti, quasi a pari merito. Al sesto posto entra Tommaso Giartosio con Autobiogrammatica (minimum fax), un atto d'amore verso le parole, 126 voti, che entra in finale secondo quanto previsto dall'art. 7 del regolamento di votazione per cui se nella graduatoria dei primi cinque non è compreso almeno un libro pubblicato da un editore medio-piccolo, accede alla seconda votazione quello con il punteggio maggiore. Il Premio Strega "è un'occasione per Benevento di lanciare un applauso agli scrittori che in questo momento difficile sono i protagonisti della libertà nel nostro Paese" ha detto il sindaco di Benevento Clemente Mastella, all'apertura della serata condotta da Stefano Coletta, in diretta su Raiplay. "Candidiamo per il prossimo anno Benevento Capitale del Libro in Italia" ha poi annunciato Mastella. Già vincitrice del Premio Campiello nel 2017 con L'Arminuta, Donatella Di Pietrantonio ne L'età fragile scardina gli stereotipi sugli anni, sulla sicurezza dei piccoli luoghi di provincia, con sullo sfondo la pandemia. Nel romanzo viene affrontata per la prima volta la violenza di genere rievocando un fatto di cronaca nera accaduto nel 1997 nella sua terra, il delitto del Morrone in cui furono trucidate due ragazze in escursione sulla Maiella. Ho voluto anche raccontare, ha detto la scrittrice "l'importanza della consapevolezza di riconoscere la propria fragilità individuale che riguarda tutti e che può diventare un punto di forza". Dario Voltolini in Invernale racconta con una scrittura potente gli ultimi anni di vita del padre, macellaio, ammalato di tumore. "Tutta la scena la ho lasciata a lui a 40 anni dalla sua scomparsa. Io sono un pò in basso, di lato a destra". In 'C'è chi dice e chi tace' Valerio ci porta a Scauri, suo paese d'origine e ci fa entrare in un grande amore, nei sentimenti e pregiudizi e nell'assioma della inconoscibilità dell'altro. Lea, la protagonista , "è ispirata a mia madre che ha sempre pensato che fosse una grande jella scrivere perché non sai mai dove le parole vanno a finire" ha spiegato. Nel romanzo di Di Paolo lo storico Mauro Barbi cerca il posto del disgelo. "Ci sono zone della vita e della storia che congelano e l'unica possibilità di disgelo è trovare le parole, questo fanno gli scrittori" dice Di Paolo. Mentre Romagnolo da voce al rapporto tra una maestra e una bambina con un passato spaventoso, in un romanzo ambientato alla fine della seconda guerra mondiale. "La scuola può essere una risposta a un paese che si ricostruisce" dice la scrittrice. Non è la prima volta che ad andare in finale è una sestina, era accaduto già nel 2020 quando venne ripescato Febbre (Fandango Libri) di Jonathan Bazzi. C'è stata anche una finale a sette nel 2022, con l'ex aequo di Fabio Baca' e Alessandra Carati e il ripescaggio di Veronica Galletta. Hanno espresso le proprie preferenze, tra voti singoli e voti collettivi, 626 votanti su 700 (pari all'89% degli aventi diritto). Il vincitore giovedì 4 luglio al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma in una serata trasmessa in diretta da Rai3. A presiedere il seggio Melania Mazzucco che prende il posto di Ada d'Adamo Premio Strega 2023, morta l'anno scorso poco dopo essere entrata nella dozzina, a cui sarebbe spettato per tradizione. "Dall'inizio di aprile, quando è stata annunciata la dozzina, mediamente i libri hanno venduto il 200 per cento in più rispetto al periodo precedente" ha spiegato il presidente della Fondazione Bellonci, Giovanni Solimine.

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