OTTAVIO MANCUSO, INCHIESTE E MISTERI
D'ITALIA. IL GIORNALISMO INVESTIGATIVO NELLA STORIA, IL DIRITTO
DI ESSERE INFORMATI, EDIZIONI NUOVA CULTURA - Dall'inizio della
Strategia della tensione, con la bomba di piazza Fontana nel
dicembre 1969, alla fine della Prima Repubblica nel 1994.
Passando per gli Anni di piombo, gli attentati di marca
neofascista, il terrorismo rosso, le stragi di mafia. Un quarto
di secolo costellato di stragi e attività eversive tra i più
sanguinosi e controversi, tra i più densi di misteri e
depistaggi, è lo scottante tema del nuovo libro del giornalista
Ottavio Mancuso 'Inchieste e misteri d'Italia'. Un libro che
proprone la storia recente del nostro Paese riletta attraverso
le inchieste giornalistiche e il diritto dell'opinione pubblica
di ottenere un'informazione corretta e non subordinata alle
logiche del potere.
Il volume si rivolge a chi vuole rivisitare e approfondire la
conoscenza di vicende che rischiano di essere ridimensionate
nella loro gravità, se non addirittura rimosse dalla memoria
collettiva ma anche e soprattutto alle giovani generazioni che
quella parte di storia poco conoscono perché colpevolmente
trascurata dai programmi scolastici. Come spiega Giuliano Turone
- il magistrato milanese che, insieme al collega Gherardo
Colombo, ordinò la perquisizione a Castiglion Fibocchi dalla
quale venne fuori l'elenco degli iscritti alla P2 - che scrive
la prefazione può essere "una guida davvero preziosa e completa
per chi voglia diventare giornalista d'inchiesta e per tutti
coloro che hanno interesse a conoscere un periodo decisivo della
storia d'Italia".
Spiegando come si realizza un'inchiesta, Mancuso segnala gli
ostacoli che incontra oggi il giornalismo investigativo, a
partire dai pesanti condizionamenti aggravati dalla crisi
economica del settore che rende più ricattabili editori e
giornalisti. Da qui la proposta di inserire in Costituzione il
diritto dell'opinione pubblica di essere correttamente
informata.
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