(di Roberto Ritondale)
ALESSANDRO SPONZILLI, 'IL
CACCIATORE DI INNOCENTI', (LEONE EDITORE, PP 540, EURO 19.00).
Si ispira a una storia vera, accaduta oltre 120 anni fa, il
nuovo romanzo di Alessandro Sponzilli, 'Il cacciatore di
innocenti', che mischia sapientemente situazioni, luoghi e
personaggi realmente esistiti con nomi di fantasia e profonde
suggestioni letterarie.
La storia vera è quella di una bambina rapita a Torino nel
1902 a opera dell'uomo che fu poi ribattezzato "il mostro di
piazza Savoia" e che evitò l'ergastolo (venne condannato a poco
più di 25 anni di carcere) grazie anche alla consulenza del
celebre Cesare Lombroso, che portò al riconoscimento della
seminfermità mentale.
Il thriller storico di Sponzilli, pubblicato dalla casa
editrice lombarda Leone, riproduce le atmosfere e i misteri
della Torino vivace e laboriosa di inizio Novecento, città
impegnata a organizzare l'Esposizione internazionale d'arte
decorativa moderna. Ma nel romanzo palpita anche la Torino degli
infernotti (passaggi segreti sotterranei in cui vennero trovate
le vittime del mostro). "Una città sotto la città", scrive
l'autore, con "cunicoli, uscite segrete, passaggi da un
quartiere all'altro".
Sponzilli immagina una squadra investigativa poco ordinaria
composta da un giocatore d'azzardo, un maresciallo
incorruttibile e una donna medico. E la loro è un'indagine
incalzante, una lunga strada disseminata (come quella di 120
anni fa) di trappole e false piste che portano all'arresto anche
di uomini fortemente sospettati ma innocenti.
La suggestione letteraria gioca intorno al tema del doppio,
"lui e l'altro", con il quale si sono cimentati i più grandi
autori di tutti i tempi, da Dostoevskij (Il sosia) e Cechov (Il
monaco nero), da Pirandello (Il fu Mattia Pascale) a Wilde (Il
ritratto di Dorian Grey). E sono infatti suggestive, ad esempio,
le code dei capitoli 6 e 48, quando il 'lui' parla con l'altro,
ovvero il demone che gli vive dentro: "Lo sapeva molto bene che
l'Altro gli suggeriva di non fare una cosa mentre ciò che voleva
esattamente era che Lui la facesse", scrive Sponzilli al termine
del capitolo 48. "L'Altro perdeva terreno. Sentiva che Lui stava
diventando troppo forte, troppo prepotente" si legge ancora
nell'intermezzo che fa seguito al capitolo 37. Pagine
inquietanti che mostrano il punto di vista del killer, con i
suoi gusti perversi, mentre gli viene data la caccia.
Alessandro Sponzilli, nato a Torino nel 1956, ha lavorato per
anni al Sole 24 Ore. Nel 2010 ha pubblicato 'Il signore del sole
nascente' per Edizioni Piemme. Per Leone Editore aveva già
pubblicato il romanzo storico 'Il leone di Babilonia' (2023).
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