Le Verità. Al plurale. Perché
molti sono gli aspetti di questo dibattuto e sfuggente concetto
cui è dedicato il libro curato da Giulia Giornaliste Sardegna in
coedizione con Grafiche Ghiani, e presentato oggi nell'Aula
Capitini della Facoltà di Studi Umanistici dell'Università di
Cagliari.
Aperto dal giornalista Maurizio Mannoni, introdotto da
Elisabetta Gola, pro rettrice per la comunicazione e filosofa
dell'ateneo del capoluogo, e Susi Ronchi, coordinatrice di
Giulia Giornaliste Sardegna, il convegno si è focalizzato
sull'importanza dell'onestà e precisione delle informazioni e
delle parole giuste per comunicarle. Una raccolta di 16 diverse
analisi del concetto di verità la cui trattazione di ciascuna è
stata affidata a massimi esperti ed esperte dei diversi settori
professionali, di studio e di ricerca, presenti in Sardegna o in
altre regioni italiane: uomini di chiesa, docenti, filosofi e
giornalisti.
Differenti gli approcci degli studiosi sul tema della verità,
vocabolo di origine sanscrita che indica "qualcosa di realmente
accaduto". E che però ha tante di quelle implicazioni, anche
soggettive, da rivelarsi un obiettivo difficile da raggiungere.
Un consiglio, davanti ai possibili falsi, alla credulità, alla
mala fede: dubitare e verificare. E controllare le fonti,
confrontarle, armarsi del sempre provvido spirito critico.
Un momento di confronto e di apprendimento che si è
articolato su diversi panel, in cui le autrici e gli autori del
libro - chi in presenza, chi da remoto con un messaggio video -
hanno illustrato la sintesi dei loro scritti con le varie
declinazioni del concetto di verità e le sue diverse
articolazioni e accezioni che orientano i campi
dell'informazione, dell'educazione, dell'ordinamento giuridico,
delle relazioni sociali e condizionano i modelli di conoscenza.
All'idea di verità al singolare è subentrata un'alternativa che
ne evidenzia la pluralità, le sue diverse sfaccettature con le
quali ormai si presenta. La verità, o meglio la sua ricerca,
consiste nell'impegno di ciascuno nel perseguirla.
"È un libro al servizio della conoscenza - spiega Susi Ronchi
- utile per sviluppare il pensiero analitico e critico, rivolto
al mondo della scuola ma anche a chi fa ricerca e informazione,
scritto con un linguaggio accessibile che stimola il
ragionamento e accompagna verso il riconoscimento e la
comprensione dei diversi volti con i quali si presenta la
verità, non uno solo e unico, ma tanti, che attraverso la
lettura di queste pagine saranno meglio conosciuti e
interpretati. A partire dalla verità sostanziale dei fatti che è
la verità specifica dei media".
"Abbiamo cercato di guardare al concetto di verità da diverse
prospettive - argomenta Elisabetta Gola - per far emergere i
confini entro cui possiamo muoverci quando cerchiamo di capire
'come stanno le cose', sia quando facciamo filosofia che quando
svolgiamo il nostro ruolo nel giornalismo e nella
comunicazione".
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