SILVIA NAPOLITANO, QUEL CONFINE
SOTTILE (BOLLATI BORINGHIERI, PP 355, EURO 18). Mescola il
fantastico e il giallo Silvia Napolitano nel suo esordio nella
narrativa di genere poliziesco con 'Quel confine sottile' che
arriverà in libreria l'11 febbraio per Bollati Boringhieri. Con
questo romanzo la casa editrice inaugura la nuova serie 'Black
Note' dedicata alla narrativa noir, italiana e straniera.
Zaccaria Bendicenti, detto Zac, un ragazzino schizofrenico di
quattordici anni, bello come un elfo, che ha per amici solo
bambini morti, è il protagonista di una storia corale. Un giorno
Zac un cadavere lo trova davvero: è quello della tredicenne
francese Juliette, decapitata vicino a un fiume. Una terribile
scoperta che racconta al suo psicoanalista, Fabrizio Mieli.
"Lui, e solo lui, sapeva dove si era impigliato il corpo: era
già coperto di detriti e alghe di fiume, e un paio di dita
bianche e molli aggrappate a un lichene lo trattenevano. Il
corpo era senza la testa: un vestito a pois azzurri faceva
pensare a una donna molto giovane, forse a una ragazza" racconta
Silvia Napolitano, che è nipote dell'ex presidente della
Repubblica Giorgio Napolitano.
Juliette era scomparsa da un campeggio appena fuori Roma qualche
giorno prima. Nessun indizio, nessun testimone. Sul caso indaga
il solitario commissario Bruno Ligabue che presto scopre che il
proprietario di un bar frequentato da giovanissimi offre da
bere, e forse altro, a ragazzine che non sanno dire di no. È la
prima pista, ma con Ligabue non è d'accordo la pm Agostina
Picariello, donna brusca e poco conciliante, convinta che sia
stato Zac a uccidere Juliette, mentre il commissario non la
pensa proprio così. Man mano che l'indagine va avanti emergono
gli errori, le paure, le mancanze
sia di Ligabue che di Picariello che alla fine sono più simili
di quello che pensano.
La scoperta dell'assassino passerà per vie misteriose e oscure
e insieme alla soluzione del caso emergeranno anche le verità
più profonde di ognuno di loro. Ci sono anche Raimondo, medico
legale scorbutico ma pronto all'amicizia; Brenda, donna dal
carattere forte che stanerà Ligabue dal suo isolamento; Aurora,
la mamma di Zac e i coniugi vicini di casa. E ancora la verità
di ragazzine fragili e insicure, e di un cane psicotico che si
fa carico della guarigione propria e di Bruno. Silvia
Napolitano, sceneggiatrice, autrice per il cinema e la
televisione, tra le ultime serie I bastardi di Pizzofalcone
tratta dai romanzi di Maurizio De Giovanni e Mina Settembre
diretta da Tiziana Aristarco, docente di sceneggiatura al Centro
Sperimentale di Cinematografia, racconta un intreccio di
relazioni che nascono dalla morte di una ragazzina e approdano
alla scoperta che, nonostante tutto, vivere è ancora bello.
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