"Il respiro è la connessione più intima, più profonda e più radicata con il pianeta che ci ospita. Alterare la biodiversità, minare e distruggere l'equilibrio della biosfera mette a rischio la nostra sopravvivenza, di singoli esseri umani, della nostra e delle altre specie". E' uno degli otto punti della 'Carta del respiro' che dal 22 settembre, giorno dell'equinozio, sarà online sul sito www.lacittadiisaura.it in diverse lingue, tra cui arabo, hindi e tibetano, grazie alla collaborazione volontaria di traduttori e Istituti di cultura in Italia.
Alla 'Carta', pubblicata in chiusura del libro 'Il senso del respiro', a cura di Luciano Minerva e Ilaria Drago, in libreria per Castelvecchi dal 24 settembre, ha dato l'adesione la Federparchi, a cui andranno i proventi dei diritti d'autore per la diffusione della cultura e della lettura nei parchi. La 'Carta del respiro' presenta in otto punti i temi etici, ambientali e sociali legati alla "nostra risorsa più preziosa", il respiro, appunto, che nel 2020, con il Covid 19, ha subito "un attacco improvviso in ogni parte della Terra, paragonabile soltanto a quelli immaginati dalla fantascienza" come sottolinea Minerva nella prefazione.
'Il senso del respiro' raccoglie le riflessioni e i pensieri su questo tema di trentuno autori , da Paolo Fresu a Erri De Luca e da Giuseppe Cederna ad Alessandro Bergonzoni.
"Tutti noi esseri viventi abbiamo il diritto naturale di respirare aria pura e il dovere di conservarla e preservarla per noi e le future generazioni" sottolinea il primo punto della Carta che è un invito a diventare consapevoli di noi stessi e delle relazioni con il mondo attraverso il respiro trattenuto, bloccato dalla paura nei giorni del lockdown e nell'era delle mascherine.
L'urgenza di una riflessione collettiva è nata, spiega Minerva, dall'arrivo improvviso di un virus che "ha reso affannoso il respiro di una società malata di economia che ha divinizzato il Prodotto Interno Lordo, capace di accrescere all'infinito le disuguaglianze sociali. Ha condizionato il respiro di tutti noi, costretti a chiuderci nelle nostre case, a tenerci a distanza dai nostri simili, a vedere in ogni essere umano un potenziale nemico".
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