Al giornalista e scrittore Ahmet Altan, l'autore di 'Non rivedrò più il mondo' (Solferino), tornato in libertà grazie a una sentenza della Corte di Cassazione turca che ha ribaltato la sua precedente condanna all'ergastolo, a giugno 2021 sarà consegnato in Italia il premio giornalistico 'Andrea Barbato' . Il riconoscimento assegnato da Passaggi Festival, a Fano, gli viene dato "per aver onorato la missione più alta del giornalismo: raccontare la verità a ogni costo, sostando nelle zone opache della realtà con la volontà paziente di rischiararle e per aver fatto sacrificio di sé per dare voce alle tante donne e uomini che non sono stati in grado di parlare o sono stati messi a tacere dalla violenza del potere" si legge nella motivazione.
"Dovunque mi rinchiudiate, io viaggerò per il mondo sulle ali infinite della mia mente. Ogni occhio che legge quello che ho scritto, ogni voce che ripete il mio nome, mi tiene la mano come una piccola nuvola e mi fa volare sulle pianure, le sorgenti, le foreste, i mari, le città e le loro strade. Potete mettermi in carcere, ma non potete tenermi in carcere. Perché, come tutti gli scrittori, faccio una magia. Passo attraverso i muri" aveva scritto nel suo ultimo libro 'Non rivedrò più il mondo', uno scioccante diario dalla prigionia e un elogio della scrittura come forma irrinunciabile di dignità dell'individuo uscito in Italia nel 2018, riproposto nel 2021 con una lettera di Roberto Saviano, in corso di pubblicazione in 14 Paesi e pluripremiato.
Ahmet Altan, 71 anni, uno dei maggiori scrittori turchi contemporanei, era stato incarcerato nel settembre 2016 con accuse legate al tentato colpo di stato in Turchia contro il presidente Recep Tayyip Erdoğan, avvenuto due mesi prima, e successivamente condannato all'ergastolo con l'accusa di aver diffuso durante un programma televisivo "messaggi subliminali" a sostegno del colpo di stato. Nel febbraio 2018 il suo processo-farsa si era concluso con l'atroce sentenza di ergastolo senza condizionale.
Dal 1995, in cui è arrestato per la prima volta per un suo articolo sul quotidiano in difesa delle minoranze curde, Altan è stato processato più di 100 volte per il contenuto politico dei suoi articoli. Nel 2007 fonda il quotidiano 'Taraf', dalle cui colonne continua a spendersi per la democratizzazione del Paese, ma viene arrestato nuovamente nel 2016 dopo il fallito colpo di stato contro Erdogan e viene condannato all'ergastolo senza condizionale. Ha vinto prestigiosi premi letterari e nel 2017 l'Istanbul Human Rights Association Freedom of Thought and Expression Prize, che non ha potuto ritirare perché in carcere.
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