Qual è l'origine della fenice,
uccello mitologico che rinasce dalle proprie ceneri? E chi ha
descritto per primo il basilisco, un serpente un po' drago e un
po' geco? A queste e ad altre domande risponde con accurati
riferimenti storici e letterari il libro 'Mostri e prodigi.
Mito, arte e letteratura dall'antichità ai nostri giorni' di
Elisabetta Motta, edito da Pendragon. Il libro indaga su
sirene, draghi, basilischi, unicorni, grifoni, centauri e
chimere citando numerose fonti, da Plinio il Vecchio e il suo
'Naturalis Historia' all'Antico Testamento in cui più volte
appare l'unicorno, potente allegoria di Cristo; da 'Harry Potter
e la pietra filosofale', in cui il sangue dell'unicorno ha il
potere di mantenere in vita chi è a un passo dalla morte, al
poema babilonese della creazione 'Enuma Elish' in cui compaiono
i draghi.
"Una tradizione ricca, che passando per la letteratura e
l'arte - si legge nel risvolto di copertina - tocca la religione
e l'alchimia e giunge alla contemporanea cultura pop senza
perdere vigore, ma anzi acquisendo simbologie e significati
sempre diversi, dimostrandosi fonte inesauribile di ispirazione
per artisti e lettori".
Non manca il mondo della poesia, del quale ha spesso scritto
Elisabetta Motta nelle sue precedenti pubblicazioni. 'Mostri e
prodigi' contiene infatti poesie inedite di Paola Turroni,
Matteo Marchesini, Giuseppe Conte, Giancarlo Pontiggia, Fabio
Pusterla, Tiziana Cera Rosco, Valerio Magrelli e Davide Ferrari.
Alcuni dei poeti citati saranno ospiti delle due presentazioni
in programma in Brianza: venerdì 18 febbraio in Biblioteca a
Seregno (ore 21.00) e venerdì 25 febbraio alla Villa Reale di
Monza (ore 18.00). Il libro è impreziosito dalle illustrazioni
di Luciano Ragozzino, artista e editore di libri d'arte, e dalle
musiche dell'arpista Vincenzo Zitello, che si possono ascoltare
tramite QR code.
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