Mentre la Nasa torna ad indagare
sugli Ufo, in autunno un gruppo di studio dovrà esaminare i
fenomeni aerei non identificati, i dischi volanti aprono il
numero 8 della "Rivista di cultura del libro" dell'Associazione
Librai Antiquari d'Italia.
La popolarità degli Ufo negli anni '50 e '60 del secolo
scorso ed i libri usciti sul tema in Italia sono al centro del
saggio di Giancarlo D'Alessandro. Il primo testo in assoluto,
pubblicato nell'autunno del 1950, fu "Che cosa sono i dischi
volanti" di Alfio Malatesta (Rimini, Casa Editrice Ramberti).
Pochissime le copie superstiti.
Giovanni Gaglio ricostruisce la storia della prima rarissima
raccolta poetica del barone e poeta Lucio Piccolo: "9 Liriche"
(pp. 57) fu tirata in sole 60 copie e senza alcuna datazione.
Nemmeno Piccolo l'ha mai rivelata. Probabilmente uscì verso la
fine del '53 e fu, subito, spedito per posta a Eugenio Montale.
Lucio Gambetti si occupa dei primi libri italiani di Hemingway;
volumi quasi tutti disponibili nel dopoguerra. Quasi perché il
primo scritto tradotto in italiano "I sicarii" in seguito
rinominato "Gli uccisori" è comparso nell'agosto 1933. A
pubblicarlo "L'Italiano" di Leo Longanesi con traduzione di
Alberto Moravia.
"La cognizione dell'odore" è invece lo splendido titolo del
contributo di Antonio Castronuovo che parla di due rare
pubblicazioni di Carlo Emilio Gadda.
Giacomo Coronelli si sofferma sulla genesi e sulla storia
editoriale del "Manifesto del futurismo" lanciato da Filippo
Tommasi Marinetti nel 1909; mentre Francesca Nepori si occupa
dei cataloghi dei librai antiquari come patrimonio da
salvaguardare; infine, il vicedirettore della rivista di ALAI,
Mauro Chiabrando ricostruisce la "storia di carta" della
Rinascente, grande e longevo magazzino italiano.
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