Sedersi alla scrivania di Joan Didion e lasciar correre l'immaginazione: potra' farlo tra breve chi si aggiudichera' uno dei mobili della scrittrice di "L'Anno del Pensiero Magico" morta l'anno scorso a 87 anni nella sua casa sulla 71esima strada di Manhattan. La vendita da Stair, una piccola casa d'aste di Hudson nello stato di New York, e' un'occasione unica per avvicinarsi al modo di pensare e agli oggetti che hanno accompagnato l'autrice del commovente memoir lungo la sua lunga vita. Opere d'arte, arredi e libri della scrittrice premio Pulitzer saranno offerti al migliore offerente il 16 novembre con la possibilita', per chi non ha intenzione di comprare ma e' tuttavia interessato a conoscerla piu' da vicino, di vederli in mostra a partire dal 4 dello stesso mese. Il catalogo sara' pronto solo a ottobre ma la casa d'aste ha anticipato che in vendita saranno opere Richard Diebenkorn, Sam Francis, Ed Ruscha, Jennifer Bartlett, Vija Celmins e Eric Fischl, molti dei quali dono degli artisti. Ci sono due foto della macchina da scrivere di Hermann Hesse scattate da Patti Smith con la dedica (erano molto amiche), vari ritratti della Didion firmati da autori come Brigette Lacombe, Annie Liebovitz, Mary Ellen Mark e Julian Wasser e ricordi dei viaggi con il marito John Gregory Dunne. Le scrivanie in realta' sono due. Ci sono anche le pentole. Joan Didion amava cucinare e ricevere: le sue cene nella casa di Franklin Avenue a Los Angeles e poi a Malibu erano leggendarie, tra piatti di porcellana Spode e lista degli ospiti a cinque stelle con la Smith e Janis Joplin felici di pasteggiare a base di Beef Wellington e insalata di prezzemolo in dosi da quaranta o cinquanta invitati. La foto di Wassar e' iconica: scattata nel 1968, durante il lungo soggiorno californiano - 24 anni - della Didion e del marito, raffigura Joan sulla sua Corvette nel passo carrabile della casa di Hollywood dove furono scritte a quattro mani sceneggiature come il remake di "E' Nata una Stella" del 1976 con Barbra Streisand e Panico a Needle Park, il primo film con Al Pacino protagonista. "Quando abbiamo cominciato a guardare quel che c'era in casa, ci siamo accorti dei collegamenti tra i suoi scritti, l'arte che collezionava e gli oggetti con cui viveva", ha detto Lisa Thomas, l'esperta di Stair che sta curando il catalogo. La relazione tra Joan e la casa d'aste risale a decenni fa con gli esperti di Stair che per la prima volta avevano visitato l'appartamento dell'Upper East Side nel 2003 dopo la morte di Dunne. La stessa Didion aveva poi testato le acque del potere di acquisto dei suoi cimeli nel 2017, durante la campagna Kickstarter per il documentario "The Center Will Not Hold" su di lei, diretto dal nipote Griffin Dunne: due paia dei suoi occhiali da sole furono battuti per 2.500 dollari ciascuno.
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