PHILIP LYMBERY, 'RESTANO SOLO
SESSANTA RACCOLTI' (NUTRIMENTI, PP. 480, EURO 20)
Philip Lymbery in questo saggio pubblicato dalla casa
editrice Nutrimenti ricorda che "gli scienziati ci hanno messo
in guardia, affermando che abbiamo tempo fino al 2030 non solo
per individuare delle soluzioni per il cambiamento climatico, ma
anche per compiere i grandi passi necessari ad applicarle in
tutto il mondo, se vogliamo 'appiattire la curva' delle
emissioni di gas serra quanto basta per fermare un riscaldamento
globale ormai fuori controllo". Inoltre "il solo settore
zootecnico produce più gas serra delle emissioni dirette di
tutti gli aerei, i treni e le automobili del mondo messi
insieme".
Lymbery, professore all'università inglese di Winchester, è
direttore esecutivo dell'organizzazione internazionale per il
benessere degli animali allevati a fini alimentari 'Compassion
in world Farming' e presidente dell'Eurogruppo per gli animali
con sede a Bruxelles. In 'Restano solo sessanta raccolti'
illustra come possiamo tutelare il pianeta ed evitare la
catastrofe. Il titolo del libro fa riferimento al fatto che in
futuro i suoli del pianeta potrebbero essere impoveriti al punto
da portare a una carestia riguardante l'intero globo. L'auspicio
è che si cambi l'attuale modello di produzione alimentare perché
senza suolo non ci sarà più cibo.
Lymbery affronta il tema dei mega-allevamenti che hanno
spazzato via la campagna, mettendo a repentaglio aria, acqua,
cibo. È urgente, auspica, passare ad allevamenti rispettosi
degli animali, riportando gli animali all'aperto, al pascolo,
facendo sentire loro sole e aria fresca, e a un'agricoltura in
armonia con la natura senza sostanze chimiche.
Lymbery ha pubblicato inoltre 'Farmageddon' (Nutrimenti,
2015) indicato come libro dell'anno dal Times, e 'Dead Zone'
(Nutrimenti, 2017) considerato un 'must read' dal Daily Mail.
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