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Angela Davis, esce libro collettivo su femminismo abolizionista

Angela Davis, esce libro collettivo su femminismo abolizionista

In libreria il 7 aprile per Edizioni Alegre

ROMA, 06 aprile 2023, 16:39

Redazione ANSA

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ANGELA DAVIS, BETH E.

RICHIE, ERICA R.

MEINERS E GINA DENT, ABOLIZIONISMO. FEMMINISMO. ADESSO.
    (EDIZIONI ALEGRE, PP 240, EURO 18). L'attivista afroamericana Angela Davis torna in libreria con un volume collettivo sul Femminismo abolizionista. Scritto insieme a studiose del calibro di Gina Dent, Erica R. Meiners e Beth E. Richie, "Abolizionismo.
    Femminismo. Adesso" esce il 7 aprile per Edizioni Alegre nella traduzione di Assunta Martinese, con la prefazione di Claudia Durastanti.
    L'approccio del femminismo abolizionista è in questo libro quello che fa tesoro della tradizione del femminismo nero e contesta l'essenzialismo di genere, che ha la tendenza a considerare la violenza sulle donne in maniera isolata. Come se non fosse influenzata da razzismo, pregiudizi di classe, transfobia ed eterosessismo.
    L'aggettivo abolizionista affonda le sue radici nel diaciannovesimo secolo, durante la lotta afroamericana contro la schiavitù. Ispirandosi a quella stessa storia questo libro collettivo - uscito negli Stati Uniti nel 2022 sulla scia del movimento Black Lives Matter - ha come bersaglio l'attuale sistema penale, da sempre strutturalmente incline alla violenza razzista e di genere.
    Pur rispettose del fatto che abolizionismo e femminismo continuano a essere teorizzati separatamente da numerose analisi e movimenti, le autrici considerano l'abolizionismo più forte se mette in discussione i meccanismi che portano la violenza di genere e, a sua volta, il femminismo più potente e incisivo se capace di discostarsi dalle posizioni che non fanno i conti con la violenza riprodotta e amplificata da carceri e polizia.
    Nel libro viene sottolineato anche che i dati mostrano come l'intensificarsi della polizia e delle pene non abbiano ridotto il tasso di violenza delle nostre società. Da qui la proposta del femminismo abolizionista di un insieme di analisi, strumenti e pratiche che vanno sotto il nome di "giustizia trasformativa", sperimentando "modi per prevenire le violenze e soluzioni alternative a un sistema penale che appare più concentrato sulla vendetta che sulla giustizia".
   

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