(di Mauretta Capuano)
Sono i piccoli editori a soffrire
maggiormente della flessione del mercato del libro trade, cioè
narrativa e saggistica venduta nelle librerie fisiche e online e
nella grande distribuzione, che nei primi dieci mesi del 2024
registra complessivamente un -1,1% nel valore delle vendite
(circa 12 milioni di euro di minor spesa) e - 2,1% delle copie
(1,7milioni circa le copie acquistate in meno).
Gli editori fino a un milione di euro di venduto nei canali
trade perdono infatti un -4,9%, quelli tra uno e cinque milioni
di venduto un -3,6%, gli editori oltre i cinque milioni di
venduto un -0,7%. I grandi gruppi restano in territorio
positivo, con una crescita del +0,3%: la loro quota di mercato
cresce e si attesta al 53,3%, quella degli editori medio e
piccoli al 46,7%.
Questo secondo i dati su rilevazioni NielsenIQ - GfK discussi
oggi, 4 dicembre, all'incontro di apertura del programma
professionale di Più libri più liberi, la fiera della piccola e
media editoria organizzata dall'Associazione Italiana Editori,
in programma fino all'8 dicembre alla Nuvola dell'Eur a Roma.
"Gli editori italiani si apprestano a chiudere un 2024 difficile
non solo a causa della congiuntura, ma anche per il mancato
rinnovo o la modifica di strumenti di sostegno alla domanda che
bene avevano funzionato negli anni precedenti" ha spiegato il
presidente di Aie Innocenzo Cipolletta.
"Il ripristino dei finanziamenti speciali per le biblioteche
pari a 30 milioni l'anno, annunciato dal ministro della Cultura
Alessandro Giuli, è un primo segnale che arriva dal governo
verso un necessario cambio di rotta. Ma chiediamo al ministro un
ulteriore impegno, soprattutto sul fronte delle carte Cultura e
del Merito per i neo-diciottenni, che non stanno funzionando
come dovrebbero. E più attenzione proprio a chi più sente questo
momento di crisi e quindi deve essere accompagnato e sostenuto
con maggiore forza" sottolinea Cipolletta.
"I dati confermano il momento di difficoltà per i piccoli
editori - aggiunge Lorenzo Armando, presidente del Gruppo
Piccoli editori di Aie - che hanno bisogno di politiche
pubbliche industriali dedicate che siano efficaci e che
permettano loro di continuare ad alimentare con le loro proposte
il mercato. Serve anche uno sforzo di efficientamento della
filiera. Il mercato editoriale ha nella coesistenza di piccole
realtà e grandi gruppi una delle basi del pluralismo e del suo
corretto funzionamento, a tutto vantaggio dei lettori. Basta
girare per gli stand di questa Fiera per toccare con mano quanta
parte dell'offerta editoriale, quante storie e idee sia
necessario preservare".
All'incontro sono intervenuti Giovanni Peresson dell'Ufficio
studi Aie, l'editore Carlo Gallucci e Gianluca Mazzitelli del
Gruppo editoriale Mauri Spagnol.
La narrativa è l'unica a registrare segno positivo: quella
italiana cresce del 6,1%, quella di autore straniero dell'1,3%.
La saggistica specialistica perde invece il - 5,6%, i fumetti il
-5%, la manualistica il -2,9%, la saggistica generale il -2,6% e
i libri per bambini e ragazzi il -1,2%.
Sono numeri che si riflettono nella top 10 dei più venduti, dove
ci sono otto romanzi di cui sei di autori italiani con al primo
posto 'Un animale selvaggio' (La nave di Teseo) di Joel Dicker
seguito da L'orizzonte della notte (Einaudi) di Gianrico
Carofiglio e da La portalettere (Nord) di Francesca Giannone.
La top 10 degli editori con venduto sotto i 5 milioni di euro è
invece dominata da saggistica e romance, con al primo posto
Israele e i palestinesi in poche parole (Paperfirst) di Marco
Travaglio e Il vaso di Pandoro. Ascesa e caduta dei Ferragnez
(Paperfirst) di Selvaggia Lucarelli.
Rispetto ai canali di vendita - da rielaborazioni di Aie su dati
di fonte diversa - crescono ancora le librerie fisiche
raggiungendo quota 54,5% del mercato nei primi dieci mesi del
2024, l'on-line cala al 40,9% e continua la crisi della grande
distribuzione (4,6%).
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