È scomparso stanotte, dopo una malattia aggravatasi negli ultimi giorni lo scrittore e umorista Amleto De Silva, in arte Amlo, fratello dello scrittore Diego De Silva. Nato a Napoli, cresciuto a Salerno e poi trasferitosi a Roma, Amleto ha esordito come vignettista su "Cuore" e poi sull'agenda cult "Smemoranda". Ha collaborato con Musica di Repubblica e 7 del "Corriere della Sera", e ha vinto il premio Satira politica di Forte dei Marmi. È stato autore di diversi romanzi. Con Rubbettino ha pubblicato "Bocca mia mangia confetti" e "Una banda di scemi".
Nello scorso mese di settembre ha partecipato al festival Sciabaca, promosso dalla stessa casa editrice, tenendo un seguitissimo laboratorio dedicato ai ragazzi delle scuole superiori su Moby Dick. Profondo cordoglio è stato espresso dall'editore Florindo Rubbettino: "Il suo ricordo vivrà attraverso le sue opere, che continueranno a parlarci e a farci sorridere, come solo lui sapeva fare. Amleto è stato un osservatore acuto della realtà, un maestro nell'arte dell'ironia. La sua capacità di trasformare il quotidiano in racconti ricchi di riflessione e di umorismo lo ha reso una voce unica nel panorama letterario, capace di toccare l'anima dei lettori con leggerezza e profondità".
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