Esce domani 'Vuoto a perdere', il
libro autobiografico scritto da Eva Mikula, insieme al
giornalista Marco Gregoretti. Mikula, la donna romena che da
giovanissima fu la compagna di Fabio Savi, uno dei capi della
Banda della Uno Bianca, vuole raccontare la sua verità sulla
vicenda del gruppo criminale composto per cinque sesti da
poliziotti che uccise 24 persone e ne ferì oltre 100 tra
Bologna, la Romagna e le Marche, dal 1987 al 1994.
Il volume (Edizione Il Ciuffo) si propone di essere una
"indignata reazione all'ennesima provocazione di chi ancora ha
interesse, dopo oltre 26 anni dagli arresti dei criminali, a
nascondere la verità e a non far emergere la verità su ciò che
effettivamente si celava dietro la banda; alle modalità ed alle
circostanze che ne permisero la cattura, agli errori giudiziari
ed ai condizionamenti ambientali, di una città in particolare
come Bologna, che ne permisero la nascita e l'indisturbato
proliferare". Mikula, che negli scorsi mesi era 'tornata in
scena' dicendo di sentirsi abbandonata e senza protezioni, con i
killer che si avvicinano alla fine della pena, dice di aver
scelto il 14 febbraio per l'uscita del libro "in nome dell'amore
celeste verso tutte le persone uccise per mano di quei
assassini; in nome di quella storia d'amore con Fabio Savi che
mi ha permesso di porre fine ad una lunga scia di sangue".
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