( di Paolo Petroni)
Sarà Giustizia il tema trattato il
prossimo anno dal Festivalfilosfia di Modena, Carpi e Sassuolo
dal 16 al 18 settembre 2022, come ha annunciato il sindaco
modenese Giancarlo Muzzarelli. ''Un tema connesso a quello di
quest'anno, Libertà, perché è evidente che se non c'è giustizia
non c'è libertà'', come sottolineato subito Massimo Cacciari,
membro del comitato scientifico della manifestazione, assieme a
Marc Augé, Michelina Borsari e Barbara Carnevali. Un tema di
attualità in un momento di proposte di una grande riforma del
nostro sistema giudiziario.
E' stato anche fatto dal direttore scientifico Daniele
Francesconi un bilancio di questa edizione che si conclude
stasera, facendo notare come tutto si sia svolto tranquillamente
secondo regole e sistemi di sicurezza previste dalle norme
antipandemia, che prevedevano anche una limitazione delle
presenze, legate a prenotazioni. Nonostante questo si sono
superate le 35mila presenze per le 45 lezioni magistrali, il che
equivale a un quasi tutto esaurito e a un bilancio già migliore
di quello dello scorso anno. Del resto, ricorda Francesconi, per
certi relatori come Cacciari, Galimberti, Marzano, Recalcati le
richieste di prenotazione sono state quattro o cinque volte
quelle possibili.
''In questi giorni si è risentita l'energia che questo
festival riesce sempre a mettere in circolo - dice Borsari - e
serviva quindi un tema forte e questo di Giustizia si lega a
quello di diseguaglianza, che secondo le ricerche storiche è in
diminuzione da tre secoli, ma ha subito forti rallentamenti
negli ultimi dieci anni, con una parte minima che accumula
sempre più ricchezze aprendo drammaticamente la forbice col
resto della popolazione. Allora si dovrà mettere una lente
critica su tutti i meccanismi che hanno giustificato nel tempo
le diseguaglianze, per parlare appunto di Giustizia''. Che
bisognerà anche lavorare sui nuovi soggetti di giustizia che in
un'ottica riparativa diventano protagonisti, dai minori agli
animali o la natura, solo per fare esempi di attualità, aggiunge
Carnevali.
Per Cacciari, sul piano più teorico, si dovrà cominciare dal
giustificare e esaminare il termine Giustizia in tutta la sua
storica problematicità, quindi passare al rendere giustizia
affrontando i temi possibili. Tutto senza dimenticare che la
giustizia deve giustificarsi, così, solo per dare alcune prime
possibilità di discussione e indagine: le leggi devono
giustificarsi, avendo una propria necessità e ragione nella
capacità di fare giustizia, e lo stesso vale per le pene, che,
se sono violente e non hanno una funzione di recupero e
reinserimento, cessano di essere giustificate e di poter essere
legate al tema appunto della giustizia''.
Il sindaco Muzzarelli ha sottolineato e l'importanza che la
cultura sia tornata ancora una volta, in questi tre giorni, a
essere protagonista, ''perché è questa alla base di uno sviluppo
sostenibile in un momento in cui si vuole ridisegnare la mappa
di una città migliore, proprio con sociologi e filosofi assieme
a urbanisti e architetti.
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