Trieste dà il suo ultimo saluto a
Boris Pahor. Si sono tenuti oggi, nella chiesa del cimitero di
Sant'Anna, i funerali dello scrittore sloveno con nazionalità
italiana, morto lo scorso 30 maggio a 108 anni.
Testimone degli orrori del '900, Pahor è stato salutato alla
presenza, tra gli altri, di tre ministri della repubblica
slovena, della senatrice e critica letteraria Tatjana Rojc e di
rappresentanti della comunità slovena in Italia. Al centro della
chiesa il feretro, con appoggiati accanto i fiori dei colori
della bandiera slovena. A celebrare la liturgia il vicario
episcopale per i fedeli in lingua slovena dell'arcidiocesi di
Gorizia Carlo Bolcina; presente anche l'arcivescovo di Trieste
Giampaolo Crepaldi.
Nei giorni scorsi Boris Pahor era stato commemorato con una
cerimonia al Narodni Dom, la casa della cultura slovena.
All'evento aveva partecipato anche il presidente della
Repubblica slovena, Borut Pahor, il quale aveva definito lo
scrittore "un grande europeista", una figura di "ispirazione per
le nuove generazioni con la speranza che vivano in un'Europa di
pace, di collaborazione".
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