Sull'impiego dei fondi del Pnrr, c'è un settore in cui l'Italia risulta non solo in controtendenza ma spicca come leader tra i paesi europei: è quello della Cultura e del Turismo. Su un totale complessivo di 6,68 miliardi dedicati alla cultura, l'Italia ha infatti già messo a disposizione circa 4,65 miliardi, pari al 70% del totale. E, con la Spagna, risulta tra gli unici Paesi europei ad aver presentato la richiesta per la terza tranche di pagamenti alla Commissione europea.
È quanto emerge dall'analisi, in chiave comparata, sullo stato di avanzamento delle misure programmate per il settore Cultura dei Piani di rilancio di quattro paesi europei: Italia, Francia, Spagna e Portogallo, commissionato dall'Associazione Civita.
Dallo studio emerge che le amministrazioni di Francia e Italia risultano essere in Europa le più efficienti nell'allocazione delle risorse a disposizione, almeno per quanto riguarda il settore in esame. "Pur essendo noto il ritardo e le difficoltà nell'attuazione del Pnrr italiano in talune missioni, come testimoniano le recenti relazioni della Corte dei conti che attestano una spesa totale di 23 miliardi sui 191 miliardi totali, il settore cultura risulta essere fortemente in controtendenza rispetto a tali valutazioni" si legge nello studio.
E lo stato di avanzamento nell'allocazione è particolarmente importante anche in relazione all'ammontare del totale degli stanziamenti richiesti che, per quanto riguarda Italia e Francia, sono in rispettivamente con 191 e 69 miliardi.
L'Italia ha infatti scelto di stanziare 6,68 miliardi dei 191 totali a cultura e turismo, pari perciò al 3,50%. Madrid, risulta invece dallo studio, ha optato per stanziare al settore di sport e cultura 825 milioni di euro a fronte di un piano di ripresa dal valore di 69,5 miliardi, pari pertanto all'1,19%. Il Portogallo, ha disposto in favore della componente cultura del suo piano 243 milioni dei 16,6 miliardi a sua disposizione, pari all'1,45%. La Francia con il suo France Relance ha stanziato 3,1 miliardi su un totale di 100 miliardi previsti per l'attuazione del piano ad azioni rivolte alla cultura, pari al 3,10%.
"Possiamo pertanto concludere che l'Italia è indubbiamente il Paese che ha dedicato maggiore attenzione nel suo piano nazionale di ripresa alla rivitalizzazione e rimessa in moto del settore culturale" si legge nel rapporto che analizza anche quanto è stato già realizzato nell'ambito cultura. In questo senso, il Portogallo, per la realizzazione di due investimenti in ambito culturale, ha utilizzato 25,2 milioni dei 243 allocati al settore, pari allo 10,37%. La Spagna invece, non ha completato nessun investimento in ambito di sport e cultura ma solamente due riforme, quindi difficilmente misurabile. Solo Parigi, con la sua particolare allocazione di risorse per il settore cultura, ha già utilizzato 1,2 miliardi dei 1,58 totali, pari quindi al 75%. Più dell'Italia che, come detto, ha già allocato il 70% del totale ma per una somma ben superiore: circa 4,65 miliardi.
Il settore cultura, dunque, "vista la sua ottimale gestione ed allocazione di risorse" può essere considerato una "best practice" e preso come punto di riferimento per "migliorare l'esecuzione degli interventi nelle missioni dove è più difficile l'esecuzione delle opere
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