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Da Veronesi a Piccolo, 'senza Saviano niente Buchmesse'

Da Veronesi a Piccolo, 'senza Saviano niente Buchmesse'

Aie: "Nessuna ingerenza". Rcs: "Sosteniamo l'autore di Gomorra"

ROMA, 29 maggio 2024, 19:55

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

(di Mauretta Capuano) Insorge il mondo della cultura e aumentano le defezioni di scrittori, da Sandro Veronesi a Francesco Piccolo e da Paolo Giordano al poeta Franco Buffoni, dopo che è scoppiato del caso Roberto Saviano assente dalla Buchmesse 2024. L'autore di Gomorra non entra nella lista della delegazione italiana che sarà all'edizione della Fiera Internazionale del Libro di Francoforte con l'Italia Ospite d'Onore, a 36 anni dall'ultima volta nel 1988 e si grida alla censura. I social si scaldano e la questione diventa politica.
    L'Associazione Italiana Editori che ha curato il programma editoriale spiega che "non avrebbe mai permesso e non permetterà mai ingerenze esterne rispetto alla volontà degli editori" e che "la scelta degli autori ospiti a Francoforte è frutto "di un proficuo dialogo e confronto con i singoli editori e agenti letterari italiani, a partire proprio dalle loro proposte. Tra le proposte sulla base delle quali si è costruito il programma mancano ovviamente molti autori tra i quali, almeno fino ad oggi, Roberto Saviano".
    "Il più ignorante governo della Storia d'Italia. Fiero di non essere nella lista Mazza" posta Saviano sui social. "Ci hanno provato ancora a censurarmi ma non ci sono riusciti" sottolinea lo scrittore che sarà comunque alla Buchmesse invitato dai tedeschi e poi commenta "Ottimo lavoro Mazza", in un video su facebook. "Le ragioni balorde e ridicole con cui il commissario Mauro Mazza ha giustificato l'esclusione di Roberto Saviano non mi permettono di accettare l'invito che ho ricevuto. Continua questa pratica di ingerenza del presidente del Consiglio e dei suoi più fidati collaboratori, accompagnata da 'putiniana ipocrisia', su decisioni che non devono seguire logiche politiche" dice Veronesi.
    Il Pd ringrazia lo scrittore due volte Premio Strega per "il gesto di sostegno e solidarietà a Saviano". La segretaria dem Elly Schlein parla di "un pessimo segnale. C'è un brutto clima verso gli intellettuali e gli scrittori, ricordiamo la censura del monologo di Scurati". Mentre la ministra del Turismo Daniela Santanchè definisce Saviano "il professionista del martirio, che ignora che la Terra non gira intorno a lui". Il senatore del Pd Francesco Verducci parla di "vergognoso ostracismo" di un "clima di continua intimidazione" e Piero Fassino sostiene che "escludere Saviano dalla Buchmesse è da Minculpop".
    "Ritengo semplicemente che l'Italia non possa non essere rappresentata anche dall'autore di Gomorra, un libro tradotto in tutto il mondo (e a seguire tutti i suoi altri). Non mi sento legittimato a rappresentare un gruppo di lavoro se manca qualcuno che evidentemente doveva esserci" afferma Piccolo in una lettera al direttore di Repubblica.
    Se il commissario straordinario Mazza tace, il filosofo Stefano Zecchi, testimonial di Italia Ospite d'Onore con Susanna Tamaro e Carlo Rovelli, invita "Saviano a prendersela con la sua casa editrice" e poi si dice convinto che tutto si risolverà in modo onorevole". Ma Alessandro Bompieri, direttore generale News di Rcs MediaGroup spiega: "Siamo fermamente convinti che Saviano dovesse essere tra gli autori rappresentativi dell'Italia, selezionati e invitati dalle nostre istituzioni" e aggiunge: in assenza di un invito istituzionale, Fuoriscena, casa editrice del Gruppo Rcs ed editore italiano del suo ultimo libro Noi due ci apparteniamo, sarà felice e onorata di sostenere in ogni modo la sua presenza a Francoforte".
    Dice no a questo clima di conflitti Dacia Maraini, che sarà protagonista di uno dei tre assolo della Buchmesse (gli altri li faranno Claudio Magris e Alessandro Baricco). "Penso che escludere scrittori importanti sia un grave errore. Poi ho saputo che vengono lo stesso, invitati dalla Buchmesse, ci troveremo lì. Non vorrei che la Fiera del Libro di Francoforte diventasse un luogo di guerra, non ne posso più. C'è troppa conflittualità in giro". "La censura è un errore, sempre. Come è stato per per Scurati. Non avendo invitato Saviano lo hanno fatto diventare un caso politico", aggiunge. Paolo Di Paolo considera "ingiustificabile" l'assenza di Saviano. Nicola Lagioia parla di "nuovo scivolone del governo" e Paolo Giordano, tra gli autori che avevano declinato la partecipazione, racconta che la prima cosa che ha fatto "è stata chiedere a Saviano se fosse stato invitato: no. Quindi mi sono fabbricato un impegno alternativo anch'io (c'ho judo)". Anche Antonio Scurati aveva declinato l'invito ma sarà anche lui a Francoforte, invitato dai tedeschi.
   

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