AFRICANA - VIAGGIO NELLA STORIA LETTERARIA DEL CONTINENTE, A CURA DI CHIARA PIAGGIO E IGIABA SCEGO (FELTRINELLI, PP. 240, EURO 22)
Africana è una guida alla variegata letteratura del Continente, dal periodo coloniale ad oggi. Schede di approfondimento si alternano a stralci di opere. Targato Feltrinelli, il volume è curato da Chiara Piaggio - antropologa, filosofa, esperta dell'area sub-sahariana - , e dalla scrittrice Igiaba Scego, finalista Strega 2023 con il romanzo "Cassandra a Mogadiscio".
La raccolta ospita brillanti racconti come "Lice", tradotto in italiano da Katia Bagnoli. L'autrice, Ama Ata Aidoo, si distingue per la voce vibrante e originale. "Lice" parla di una donna insoddisfatta che si ripromette ogni giorno di elencare "le sue benedizioni", doni di cui essere grata a Dio, mentre risuonano dentro di lei frasi sentite da piccola: "Bambina mia, non lamentarti troppo. Ricorda sempre che per quanto sia grave la tua situazione, c'è sempre vicino a te qualcuno che vorrebbe essere al posto tuo". Il linguaggio, preciso e senza fronzoli, plasma immagini che restano a lungo nella memoria. Aidoo, scrittrice e poetessa ghanese, morta nel 2023, è stata la prima drammaturga africana a essere pubblicata negli anni Sessanta.
Impegnata in politica, ha ricoperto la carica di ministro della Pubblica istruzione negli anni Ottanta.
"Fa lo stesso", tradotto in italiano da Bettina Cristiani, è il titolo del racconto dell'etiope Bewketu Seyoum, scrittore, saggista e performer. La storia ha per protagonista un avaro che medita di togliersi la vita perché non sopporta di sborsare quattrini in continuazione: "A un certo punto ho pensato: invece che togliersi di tasca tutti i giorni cinquanta birr, perché non farla finita e basta? Non era solo un pensiero, era una decisione".
Nella raccolta spicca, inoltre, "Le mani dei neri", proposto nella traduzione di Sara Favilla. L'autore è Luís Bernardo Honwana, nato in Mozambico, a Maputo nel '42. Il suo stile, semplice eppure ricercato, è luminoso e poetico. "Le mani dei neri" è narrato al punto di vista di un bambino che si domanda come mai "i palmi delle mani dei neri sono più chiari del resto del corpo".
Africana è una lettura che apre nuovi orizzonti e mostra l'estrema originalità della letteratura africana, sempre più apprezzata nel mondo, da pubblico e critica. In particolare, il 2021 è stato un anno ricco di riconoscimenti: Abdulrazak Gurnah ha vinto il Nobel, Damon Galgut il Booker, David Diop l'International Booker, il Goncourt è andato a Mohamed Mbougar Sarr, il Camões a Paulina Chiziane, il Neustadt a Boubacar Boris Diop e il Pen Pinter se l'è aggiudicato Tsitsi Dangarembga.
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