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Giuli lancia eurobond cultura, Malato chiude polemiche Più Libri

Giuli lancia eurobond cultura, Malato chiude polemiche Più Libri

Inaugurazione fiera, Chiara Valerio 'rinunce non sono tante'

ROMA, 04 dicembre 2024, 17:04

Redazione ANSA

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(di Mauretta Capuano) Il ministro della Cultura Alessandro Giuli lancia la proposta degli eurobond per la cultura all'inaugurazione di Più libri più liberi, il 4 dicembre alla Nuvola dell'Eur a Roma. In un'Europa che "dovrà entrare in una logica purtroppo di riarmo come forma di deterrenza nei confronti delle autocrazie e dei dispotismi asiatici" e in un mondo in cui "molto probabilmente il nuovo presidente degli Stati Uniti tornerà a ragionare in termini un po' più isolazionistici" gli eurobond sarebbero una modo per "disinnescare queste armi stornando una percentuale di spesa per il riarmo e la difesa comune da impegnare nella cultura" ha spiegato Giuli in un affollatissimo incontro allo Spazio Rai. Mentre la presidente della Fiera della piccola e media editoria, Annamaria Malato, cerca di chiudere le polemiche che hanno preceduto i giorni dell'apertura della manifestazione, dedicata a Giulia Cecchettin, per l'invito del filosofo Leonardo Caffo, imputato per maltrattamenti alla sua ex fidanzata, che si è poi ritirato, ma ha provocato una serie di defezioni agli incontri tra cui quella di Zerocalcare. "Siamo dispiaciuti di aver ferito le sensibilità che non volevamo. Noi vorremmo che negli oltre 700 incontri in queste sale si parlasse solo dei grandi protagonisti di questa manifestazione: i libri" dice Malato.
    Seduta in prima fila la curatrice della fiera Chiara Valerio tace, ma poi a margine spiega che "le rinunce non sono tante. Le nostre scuse sono state sincere, gli spazi sono stati concessi.
    Questo è quello che abbiamo pensato di fare". Al momento le defezioni sono 23 su circa 1.200 relatori, fanno sapere gli organizzatori della fiera che si svolgerà fino all'8 dicembre.
    Più libri parte con tanti ragazzi e ragazze in fila per entrare che danno entusiasmo agli organizzatori e alla platea. "Stiamo come ministero della Cultura per intervenire con 30 milioni di euro nel decreto cultura per finanziare in particolar modo le biblioteche. Siamo convinti che sotto la definizione di Piano Olivetti debba essere riempito di contenuti un progetto che accorcia le distanze tra centro e periferia, che ridà voce e capacità di spesa e di lettura a chi è meno avvantaggiato. La salute della filiera dell'editoria nasce con una sana educazione alla lettura che genera ulteriore fabbisogno di libri in un circuito virtuoso" afferma Giuli.
    Il ministro spiega anche che "non ha senso lavorare in termini culturali continentali se non entriamo in una logica per cui noi siamo l'Eurafrica" e poi spiega che il budget europeo per la cultura "dal 2014 al 2020 è stato pari a 1,47 miliardi, cioè niente rispetto alle disponibilità degli Stati Europei e ancora meno rispetto alle necessità della cultura. Ora siamo arrivati a 2,4 miliardi per l'arco temporale 2021-2027 che è sempre molto molto poco. Allora comprendiamo che non esiste soltanto il debito buono di cui ci ha parlato Mario Draghi nel momento della grande crisi pandemica, ma esiste un debito molto, molto buono, che è il debito che si fa per la cultura". Giuli invita a fare un discorso di sistema e dice che "i fondi per la cultura non basteranno mai. Dobbiamo uscire da una logica troppo piccina, dobbiamo lavorare con un'ambizione più alta" afferma il ministro protagonista di un lungo giro tra gli stand della Fiera dove si ferma anche per partecipare a due incontri tra cui uno dedicato a 'La cultura come incontro e identità' con il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, accompagnato dall'Assessore alla Cultura Simona Renata Baldassarre.
    All'inaugurazione anche Maurizio Forte, direttore Centrale per i settori dell'export dell'Ice, Massimiliano Smeriglio, assessore alla Cultura Roma Capitale e Lorenzo Armando, presidente del Gruppo Piccoli editori di Aie. Il presidente dell'Associazione Italiana Editori Innocenzo Cipolletta fa presente che la piccola editoria rappresenta quasi il 50% della produzione di libri e i piccoli e medi editori sono soprattutto nel Lazio. "Una ricchezza che va sostenuta da tutti perché rappresenta la libertà di poter scegliere cosa vogliamo leggere". Cipolletta si augura "di poter discutere nel 2025 con il ministro Giuli, che ringrazia per il sostegno alle biblioteche e alle librerie, della legge per il libro" ed Enrico Gasbarra, presidente Eur Spa ricorda come l'anno scorso ci sia stata la cifra record di 115 mila visitatori, che la fiera si prepara a superare. Le prenotazioni, annuncia Malato, "sono al momento già più alte dell'anno scorso".
   

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