A trent'anni dall'uscita nelle sale, LEZIONI DI PIANO è un film di culto, il primo che ha fatto vincere nel 1993 ad una donna, Jane Campion, la prima Palma d'Oro a Cannes, oltre a tre Premi Oscar migliore attrice (Holly Hunter), migliore attrice non protagonista (Anna Paquin) e migliore sceneggiatura originale (Jane Campion). Per celebrare il trentennale, è in libreria da Gremese la prima monografia dedicata al film a cura di Paola Besutti e Gabriele Marcello, nella collana I migliori film della nostra vita. Un libro che ricostruisce la genesi del film, il percorso della regista neozelandese, che nel 2022 ha anche vinto il primo Oscar alla regia con Il potere del cane, talento internazionale dallo sguardo non convenzionale, i molteplici rimandi letterari e analizza la centralità della musica. Jane Campion ha firmato nel 1993 un film che, ancora oggi, è un unicum: violento, misterioso, erotico, un film emotivamente forte che sembra classico e romantico ma che in realtà è il suo opposto, innovativo nella sintassi cinematografica, nella scrittura e nelle intenzioni musicali. Uomini femminilizzati e donne mascolinizzate sono inquadrati dalla regista in una propria versione del romanzo gotico e d'appendice, in cui anche l'elemento erotico è forte e inaspettato: violento, viscerale, essenziale. Una visione che, a distanza di anni, rimane emotivamente intatta.
Il libro è anche un omaggio a Jane Campion che è un'avanguardista che innova linguaggi e narrazione dei generi.
Con Lezioni di Piano cambia l'idea di cinema al femminile e di adattamento letterario: è in ogni classifica tra i migliori film della storia del cinema, diretto da una donna che parla di donne, delineando una nuova femminilità.
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