L'Università di Coimbra firma oggi
un accordo con l'emirato di Sharjah (uno dei sette Emirati arabi
uniti) per la digitalizzazione di 30 mila dei 60 mila volumi
appartenenti alla biblioteca settecentesca instituita
all'interno del prestigioso ateneo portoghese dal re Giovanni V
(1689-1750), nota appunto come biblioteca "joanina". La
cerimonia si svolge all'interno della biblioteca barocca, tra i
principali monumenti dell'antica città universitaria, che fece
una grande impressione sull'emiro Sultan III bin Muhammad
al-Qasimi quando nel 2018 andò a ricevere una laurea honoris
causa.
Il progetto prevede la digitalizzazione della metà dei volumi
presenti, soprattutto opere pubblicate tra il XVI e il XVIII
secolo. Molti di quei testi sono trattati scientifici, come la
prima edizione dell' "Astronomia Nova" di Keplero, del 1609. Ma
siccome molti di questi volumi sono già stati digitalizzati da
altre grandi biblioteche mondiali, la precedenza verrà data ai
libri scientifici portoghesi o a testi che abbiano un interesse
specifico per il Medio Oriente, come "La Galerie Agréable du
Monde", opera in 32 volumi del geografo, cartografo, editore e
libraio olandese Pieter van der Aa, che contiene fra l'altro una
mappa di Gerusalemme stampata su un pieghevole lungo due metri.
Il progetto avrà la durata di sei anni, ma un primo campione del
lavoro svolto dovrebbe essere pronto già il prossimo novembre,
in occasione della Fiera internazionale del libro di Sharjah.
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