LASCIA CHE SIA AMORE, DI
MAURIZIO MARINUCCI (Leone editore, pp. 240, 12,90 euro)
Una storia vera e solo in parte romanzata. Maurizio
Marinucci, uomo di sport e giornalista, racconta in un romanzo
una vicenda familiare presa di sana pianta dalla memoria
trasmessa in casa: ossia il diritto dell'uomo di essere libero
contro le regole non scritte di una società patriarcale, il
riscatto alimentato dai sogni e costretto nelle responsabilità
da assumersi sono alcuni degli argomenti del romanzo "Lascia che
sia l'amore" scritto da Marinucci. È il 1923 e i genitori di
Marcello, che ha poco più di nove anni, decidono che è arrivato
il momento di lasciare le grandi città e di trasferirsi in
campagna, in un paesino abruzzese ai piedi della Maiella, dove
la ferocia della politica e le brutture di un governo sempre più
efferato arrivavano solo in echi lontani. Di certo, a differenza
di Parigi e di Milano, nella campagna abruzzese la vita risponde
a regole diverse. Ma Marcello non ha il tempo di interrogarsi
troppo, preso com'è dalla travolgente Anna: bella e irriverente,
è un vortice di idee, sfide e avventure. Anna, vicina di casa e
compagna di scuola, fa parte di una grande famiglia importante e
influente in tutta la zona di Caramanico. In questa famiglia,
nonna Veneranda e mamma Annunziata crescono sette ragazze,
ognuna con la sua inclinazione, tutte da maritare ad una persona
con una buona posizione economica e che possa riservare alle
ragazze il giusto tenore di vita data la loro estrazione
sociale.
Accanto a Veneranda e Annunziata c'è don Concezio,
capostipite della famiglia, intransigente e potente uomo
d'affari che ha sempre le idee chiare e un percorso ben
pianificato per raggiungere i suoi obiettivi. Ma le regole non
scritte di una società e di un tempo storico, anche se sono la
tradizione, non sempre riescono a tenere tutto e tutti sotto
controllo: la primogenita della famiglia, Dora, si innamora del
cafone Giuseppe, mezzadro del nonno, tanto caro quanto
inappropriato. Inizia così un intrigo familiare volto alla
separazione dei due innamorati in nome dell'onore e della
rispettabilità. Dora verrà reclusa in una stanza per otto anni,
Giuseppe cacciato dalle terre di Don Concezio. Marcello
rischierà di perdere una delle persone più importanti della sua
vita, Anna, in nome della giustizia, Dora e Giuseppe lotteranno
senza riserve per ritagliarsi un futuro insieme.
Tra atti manipolatori, segreti e coraggiosi atti di
disobbedienza, "Lascia che sia l'amore" racconta una famiglia,
un'epoca, un paese, tanto affascinanti quanto soffocanti,
mostrandoci come spesso siano le imprese delle singole persone a
cambiare la storia.
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