- MARCO ENRICO LONGI, LE VERITA' SOVRAPPOSTE (EUROPA EDIZIONI, 405 PAGINE) Un viaggio interiore che prende corpo attraverso un viaggio nel sud-est asiatico.
Quanti misteri attraversano il nuovo romanzo di Marco Enrico Longi, "Le verità sovrapposte", recentemente uscito per i tipi di Europa Edizioni.
La storia, che si svolge verso la fine degli anni novanta, inizia e termina a Roma. Si apre con la crisi professionale e privata del protagonista principale, Giorgio De Marchi, un famoso scrittore di gialli. Uomo buono ma cinico, calcolatore, asservito al denaro e al successo, un po' vigliacco anche in amore, che non riesce a scrivere il finale del romanzo che deve consegnare all'editore e d'improvviso constata che il suo sentimento per Flavia si è inaridito. Giorgio decide di fare una pausa: un viaggio a Bangkok e in Myanmar. Ma a Fiumicino, dove il suo volo ritarda inspiegabilmente, mentre ripensa agli eventi salienti degli ultimi tre anni della sua vita si susseguono misteriosi avvenimenti animati da ambigui personaggi.
Durante il soggiorno a Bangkok - da Longi descritta con crudo realismo attraverso immagini che evidenziano le sconcertanti contraddizioni della megalopoli tailandese - il tormentato scrittore deve fare i conti con le sue scelte passate e le questioni in sospeso. Giorgio oscilla fra i dubbi, che una parte di sé respinge per mezzo di comportamenti consueti. Ma la verità a poco a poco prende il sopravvento, anche chiarendo il suo rapporto con Michelle, l'amica del cuore della sua Flavia, anch'essa in viaggio nel sudest asiatico alla ricerca di testimonianze e documenti per realizzare un libro su suo padre, un famoso corrispondente di guerra in quei territori.
Lasciata Bangkok, Giorgio prosegue in Myanmar, lasciandosi sedurre subito dai ritmi pacati della quotidianità, dalla popolazione gentile e cordiale, Insieme a Kalya, la giovane guida birmana, comincia un viaggio itinerante fra le straordinarie bellezze del paese, monumenti e templi, dove alla continuazione del processo interiore si sovrappone la faticosa maturazione del rapporto fra i mondi distanti dello scrittore e della ragazza.
Giorgio a poco a poco si immerge nell'irresistibile spiritualità che pervade il Paese, che lo seduce, gli apre orizzonti di meditazione e chiavi di lettura inedite per dissipare dubbi e rispondere agli inquietanti interrogativi che hanno determinato la sua crisi.
Verso la fine del viaggio, Giorgio sembra avere fatto finalmente pace con il suo passato, ritrovato la vena migliore per modificare il romanzo incompiuto ed essere felicemente pronto a una diversa, serena quotidianità. Ma manca ancora qualcosa. Soltanto quando saranno chiarite le "verità sovrapposte", un nuovo equilibrio fra realtà e immaginazione prospetterà la soluzione finale agli enigmi descritti.
Longi è in possesso di una tecnica raffinata, con la quale "fa vedere" al lettore le vicende che descrive, lo catapulta sul palcoscenico del romanzo facendolo partecipe dei tormenti del protagonista. Una scrittura avvincente, di grande forza espressiva, in altri passaggi delicata e capace di illustrare la poesia sovente racchiusa nelle vicende narrate.
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