En Agosto Nos Vemos, Ci vediamo ad agosto, il romanzo postumo di Gabriel Garcia Marquez che Penguin Random House pubblicherà ad aprile 2024, a dieci anni dalla morte del premio Nobel per la letteratura, riproporrà "l'essenza più straordinaria del lavoro di Gabo: la sua capacità di invenzione, la poesia del linguaggio, la narrazione accattivante, la sua comprensione dell'essere umano e il suo affetto per le esperienze e le disavventure, soprattutto in amore", che rappresenta forse "il tema principale di tutta la sua opera". Lo hanno sottolineato i figli dello scrittore, Rodrigo e Gonzalo García Barcha, spiegando che il manoscritto, di 150 pagine, "è stato il risultato di un ultimo sforzo dell'autore di Cent'anni di solitudine per continuare a creare contro ogni previsione".
"Rileggendolo, quel testo ancora una volta a quasi dieci anni dalla morte di nostro padre - hanno aggiunto - abbiamo scoperto che aveva tanti e piacevolissimi meriti".
L'annuncio a sorpresa dell'esistenza di un ultimo lavoro inedito di Marquez è stato fatto qualche giorno fa dalla casa editrice che ha pubblicato i suoi precedenti romanzi. L'opera uscirà contemporaneamente in tutti i Paesi di lingua spagnola, tranne che in Messico, e "sarà senza dubbio l'evento editoriale più importante del prossimo anno".
La giornalista colombiana Patricia Lara Salive ha rivelato sul quotidiano El Tiempo che il romanzo racconta "la storia di una donna la cui mamma è morta su un'isola dei Caraibi. Lei ci va ogni 16 agosto, giorno dell'anniversario della morte della madre, per visitare la tomba". "E' sposata con il direttore di un conservatorio di musica - prosegue la descrizione - in un matrimonio felice, che diventa una routine. E lei la spezza nel giorno di quella visita all'isola, diventando infedele al marito".
Nato il 6 marzo 1927 nella città di Aracataca, nei Caraibi colombiani, García Márquez, giornalista e scrittore, ha lasciato numerosi racconti e romanzi, fra cui Racconto di un naufrago, Cronaca di una morte annunciata e Nessuno scrive al colonnello.
Insieme al peruviano Mario Vargas Llosa, all'argentino Julio Cortázar e al messicano Carlos Fuentes, Gabo è stato protagonista del boom latinoamericano, un fenomeno editoriale e letterario degli anni '60 e '70 che li fece conoscere in tutto il mondo.
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