DANIEL PICOULY, IL CAMPO DI NESSUNO (Nutrimenti, pp.
336, 19 euro)
Una famiglia povera, immigrata nella periferia parigina degli anni Cinquanta, ma felice: un papà nero e una mamma bianca, 13 figli, tanto disordine, una casa minuscola, eppure non mancano gioia e meraviglia, soprattutto negli occhi del bimbo più piccolo, che ha 10 anni e tanta voglia di costruire con la fantasia mondi straordinari. A 30 anni dalla prima uscita in Francia, torna in libreria il 14 marzo con Nutrimenti il romanzo "Il Campo di Nessuno" di Daniel Picouly.
Nel romanzo, che l'autore definisce "autobiografico al 98,94%", il tema dell'integrazione tra culture diverse viene affrontato con leggerezza e vitalità, grazie al ritratto del piccolo protagonista. Il bambino infatti riesce a fantasticare su tutto: anche sul suo papà, che ogni notte si alza per andare a compiere il suo misterioso lavoro. Con la sua immaginazione, lo trasforma presto in un eroe: l'uomo infatti non è più un calderaio, è Caldrake, ed è ovviamente a lui che il generale de Gaulle si rivolge per ogni missione importante.
"Nel mio libro ho dieci anni: dieci anni è un'età universale. È l'età della grazia. L'ultimo momento prima di vedere i fili attaccati alle marionette. A dieci anni si è al colmo della nostra arte", ha detto Picouly, che con il libro ha ottenuto un successo straordinario (in traduzione presso quattordici Paesi, in Francia è stato per sei mesi in testa alle liste dei bestseller).
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