Un'opera che esplora il 'paesaggio'
interiore di Franco Arminio e per la prima volta riesce a
svelare l'uomo dietro l'artista. Con 'Arminio & Arminio.
Narrazione del poeta italiano contemporaneo più letto' in uscita
il 12 settembre per Marlin editore, collana La ginestra, Norma
D'Alessio restituisce un ritratto inedito dell'autore irpino
seguito anche in rete e discusso dai lettori di ogni età,
rivelandone affetti, letture, idee, tra curiosità e impegni di
lavoro, come l'organizzazione Festival della Paesologia ad
Aliano.
In primo piano gli odori della locanda paterna, un'infanzia
su crepuscolo della malattia e l'ansia della madre e ancora la
paura della morte. In cinque sezioni si racconta anche Arminio
padre, insegnante, fotografo, poi il poeta civico, paesologo,
che si apre ai dintorni, all'intensità, e poi alla rete, al
successo, al sacro, rimanendo misantropo, ma professando un
'nuovo umanesimo delle montagne'.
"Non mi sono curato/nessuna malattia, sono tutte qui con
me/assieme a questa contentezza/ che mi visita ogni tanto e poi
va via/Chiamatela poesia" sono i versi di Arminio (poeta,
scrittore, regista, collaboratore di importanti testate
giornalistiche) scelti come emblematici. "Ma come si fa a
narrare un poeta - scrive D'Alessio, scrittrice campana che è
anche una pediatra - se non cercando di entrare nelle pieghe dei
suoi versi, fermarsi in una consonante guardandola di sotto in
su come fosse una cupola di cielo, sostando nel putiferio di una
frase rotta dall'amore. Inciampando come inciampa lui. Si fanno
cose così per narrare un poeta".
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