Sessanta tavole originali, di cui 50
in prima esposizione mondiale, di Kamimura Kazuo (1940-1986),
autore di "Lady Snowblood", manga cult che ispirò Quentin
Tarantino per Kill Bill, sono in mostra fino al 19 novembre a
Palazzo Bisaccioni di Jesi (Ancona). "Kamimura Kazuo. Il segno
dei Sensi" il titolo dell'esposizione, omaggio al grande artista
giapponese considerato tra i grandi classici del fumetto
mondiale. L'ingresso è gratuito.
Tanti gli eventi di approfondimento che si svilupperanno per
tutto il periodo della mostra, anch'essi gratuiti, in forma di
laboratori, workshop e seminari. Poi, dopo la tappa marchigiana,
l'esposizione sarà riallestita nel 2024 al "Paff! International
Museum of Comic Art" di Pordenone. Nata dalla collaborazione tra
Fondazione Carisj, Acca accademia di comics creatività e Arti
visive Jesi, e Paff!, la mostra è curata da Paolo La Marca con
la collaborazione di Alessio Trabacchini e Giovanni Nahmias,
coordinamento Roberto Gigli, manager di progetto Mauro
Tarantino.
Per Jesi e Pordenone, si tratta della terza tappa di un
progetto dedicato al grande fumetto, dopo "Free hugs" del 2021 e
"Strip art. Sogni e realismo nei primi maestri del fumetto" del
2022.
Pittore e grafico prima che fumettista, Kamimura nel suo
disegno elegante e colmo di sensualità univa una profonda
conoscenza della pittura classica giapponese, specialmente
quella tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo, con il
dinamismo tipico dei manga. La mostra ne ripercorre la parabola
artistica, dal debutto nel mondo del fumetto nel 1967 con
l'opera "La degradazione della graziosa Sayuri", seguita l'anno
dopo da "Parada", in coppia con l'amico Aku Yu.
Il primo grande successo di pubblico arriva nel 1971 con
"Maria" e poi nel 1972 con "Lady Snowblood" (da cui fu tratto
l'omonimo film del 1973 con la regia di Toshiya Fujita), e
"L'età della convivenza". Corteggiato dalle più importanti
riviste di manga, sfornò capolavori tra cui "La trilogia del
fiume Shinano", "Il parco dei cervi", "Tredici notti di rancore"
e "Love".
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