"E' difficile organizzare eventi
fisici ma dobbiamo farlo, dobbiamo convivere con il virus, non
possiamo aspettare che tutto si risolva": così Carlo Capasa,
presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, ha dato
il via questa mattina in Rinascente alla Milano Fashion Week,
che prevede appuntamenti digitali e incontri veri e propri, come
quello di oggi nel department store, che nelle sue vetrine e al
quarto piano ospita 13 giovani brand made in Italy.
"La moda è la seconda industria italiana ed è quella che
esporta di più, non possiamo non dare - sottolinea Capasa - un
segnale positivo, se ci chiudiamo in casa rischiamo di mandare a
loro volta a casa tante famiglie. Tutti i brand hanno ricevuto
istruzioni molto precise a tutela di tutti per convivere con il
virus. La moda è scesa in campo contro il covid mettendo un
sacco di soldi e producendo mascherine, ora è il momento di
preservare le aziende, per questo abbiamo chiesto misure
opportune al Governo, che purtroppo non sono specifiche, ma noi
siamo i produttori del 41% della moda in Unione Europea, siamo i
primi e dobbiamo preservare questo tessuto e ce la stiamo
mettendo tutta, ora bisogna che lo facciano anche il Governo e
l'Unione Europea".
Mercoledì intanto prendono il via le prime sfilate fisiche,
con le passerelle di Dolce e Gabbana, Alberta Ferretti, Fendi,
N21 e Blumarine con il debutto del nuovo direttore creativo
Nicola Brognano. Fra i compratori, i francesi vista l'evoluzione
del contagio oltralpe sono in forse, i russi invece arriveranno
grazie a un permesso speciale di 120 ore ottenuto grazie al
consolato italiano. Si spera nel digital, che a luglio ha fatto
contare 16 milioni di utenti e che ora si pensa possa arrivare a
20 milioni di appassionati da tutto il mondo. Intanto da Prada,
che presenta digitalmente la prima collezione firmata Miuccia
Prada e Raf Simons, sono già arrivate tantissime domande di
addetti ai lavori e non solo per il talk post sfilata dei due
stilisti.
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