(di Patrizia Vacalebri)
APOLLINE BAZIN - DRAG. UN'ARTE QUEER
CHE SCUOTE IL MONDO (24Ore Cultura, pp 234, 59 euro) - Un mondo
fatto di parrucche, ciglia finte, glitter, creatività, umorismo
e lotta per i diritti. In un termine di quattro lettere è
racchiuso un mondo complesso fatto di bellezza, senso di
comunità e diversità popolato da drag queen, drag king, queer e
freak. Ricostruendo la storia del drag e il posto che occupa
oggi nella nostra società, un libro rende omaggio a figure
popolari o underground, leggere o impegnate, allineate o
radicali che, ciascuna a proprio modo, hanno contributo al
cambiamento, grazie alla capacità di resistenza e di
sublimazione, al senso dell'umorismo e alla spietatezza. Ormai
parte integrante della cultura pop, il drag resta un fenomeno in
continuo movimento e ci svela la sua incredibile capacità di
rinnovarsi. Drag. Un'arte queer che scuote il mondo" è il titolo
del nuovo volume edito da 24Ore Cultura, dedicato
all'affascinante mondo del drag che ricostruisce la storia e
l'impatto culturale di un fenomeno in continuo mutamento e
spesso poco conosciuto.
L' autrice è la giornalista Apolline Bazin.
Il volume nasce per rendere omaggio a queste figure portatrici
di una forma d'arte non stereotipata. Tra queste non mancano le
personalità italiane, come dimostra sin da subito la prefazione
di Priscilla, una tra le più celebri drag queen del nostro Paese
e conduttrice di Drag Race Italia. È lei che per prima fornisce
al lettore un'ulteriore ed estremamente intima chiave di lettura
per comprendere al meglio cosa significhi realmente l'arte del
drag, oltre ai glitter, alle passerelle e alle ore passate su
una coiffeus, e quale ruolo profondamente liberatorio possa
avere su chi la pratica. Il volume acquisisce così una
dimensione introspettiva, trasformandosi in una lente di
ingrandimento sulle vite, sui traguardi e sulla lotta di
generazioni di drag queen, drag king, drag queer, club kid e
freak. "Che sia popolare o d'avanguardia, il drag è l'arte della
trasformazione di sé e del mondo. La forza propulsiva di questo
sinonimo di metamorfosi, è innanzitutto il bisogno vitale di
esprimersi, di trascendere le categorie di un mondo inflessibile
attraverso un personaggio d'invenzione. Il drag mostra fino a
che punto il genere sia una performance sociale" queste sono le
parole con le quali l'autrice che introduce i lettori al
fenomeno del drag, una forma d'arte moderna ma dalle tradizioni
profonde, radicate nel naturale bisogno di esprimere sé stessi e
nella trasgressione delle norme e degli stereotipi di genere.
Suddiviso in quattro macro-sezioni - Drag before drag, Il tempo
delle paillettes, Drag-tiviste, e Freak e mostri - il volume
esplora il fenomeno del drag a partire dalle sue fondamenta
storiche (si pensi all'antico teatro greco e all'arte giapponese
del kabuki), illustrandone l'evoluzione attraverso i secoli. Ai
mutamenti che hanno consolidato il drag nella forma che
conosciamo oggi, seguono poi le storie delle sue più famose
esponenti, degli spettacoli e dei luoghi che ne hanno fatto la
storia, restituendo al lettore un'immagine completa di un
fenomeno che fa delle sue mille sfaccettature un elemento
fondamentale, oltre che un punto di forza. Ad ognuno di questi
passaggi e ad ognuna di questi/queste artisti e artiste, il
volume accompagna una selezione di splendide fotografie scattate
nei camerini, sulle passerelle, nelle strade e sui palchi di
tutto il mondo, restituendo perfettamente l'immagine colorata e
trasgressiva delle sue più celebri icone.
Apolline Bazin è una giornalista culturale freelance e
cofondatrice di Manifesto XXI, un media online queer. I suoi
interessi sono la saggistica, la storia del clubbing e l'
economia dei media. Ha collaborato con Kiblind, Slate, Les
Inrocks, Le Bonbon Nuit e Konbini Arts.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA