Quel palco fa paura, lo ripetono in molti, anche i veterani, anche quelli che possono vantare due vittorie nel curriculum festivaliero. E allora, per una volta, è bello anche togliersi lo sfizio di andare come ospite, senza l'ansia della gara. Così quest'anno il pallottoliere sanremese di Enrico Ruggeri segna la tacca numero dieci. Invitato da Carlo Conti, l'artista milanese sarà all'Ariston per omaggiare, con il brano inedito Tre Signori (che ha scritto e musicato e che finirà nell'album in preparazione per fine aprile), Giorgio Gaber, Enzo Jannacci e Giorgio Faletti. "Tre personaggi che, ognuno a modo suo, hanno dato molto al festival. Tre uomini liberi".
"Sanremo vissuto da superospite è meglio. Anche se all'inizio il pensiero di venire in gara l'avevo avuto. Poi ero in ritardo - ho finito di registrare solo pochi giorni fa - e in più non mi sembrava adatta". Nel testo si ipotizza un non luogo, "a grandi linee il paradiso", spiega Ruggeri, dove si trovano Gaber e Jannacci che accolgono l'arrivo di un terzo signori, Giorgio Faletti. "Sono tre personaggi che ci hanno fatto ridere e piangere, di un'intelligenza unica. E da lì, da quel non luogo, si e ci prendono in giro, guardano dall'alto le nostre umane miserie, con il sarcasmo che il ha caratterizzati anche in vita.
Un brano che rientra nella categoria "omaggi a..", ma che parla di tutti noi". Una pratica, quella dell'omaggio, che ieri è stata presa di mira da Luca e Paolo. "Non è stato il loro momento migliore, ricordare chi non c'è più è sempre un bel segnale".
Al festival di Conti, "mi sembra riuscito bene", Ruggeri - che è impegnato in radio - tifa i colleghi della nazionale cantanti: in gara ci sono Moreno, Marco Masini e Alex Britti.
"Più popolarità hanno, più riempiono gli stadi per le nostre iniziative. E poi giocano bene anche a pallone. Motivo sufficiente per sperare che vadano in zona Champions". E sul palco dell'Ariston, dove non esclude di tornare in gara ("nella vita mia dire mai"), parlerà anche del match benefico del 2 giugno allo Juventus Stadium di Torino a favore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro (l'Istituto di Candiolo) e l'Airc - Associazione Italiana Ricerca sul Cancro, che quest'anno festeggia i 50 anni dalla sua fondazione.
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