Poco più di un'ora e mezzo di funk, danzato e cantato con fare consumato da grande artista, hanno chiuso il tour europeo di Bruno Mars, al Mediolanum Forum di Assago (Milano). Aperto da una prova non meno elettrizzante di Anderson Paak, che per un'ora diventa padrone dell'arena milanese, lo show di Bruno Mars di fronte a spalti e parterre gremiti conferma lo status di popstar del 31enne hawaiiano, capace di condurre il pubblico tra i momenti più vibranti del suo repertorio recente culminato nell'album '24k Magic' e tra le dolcezze pop melismatiche degli esordi. Di fronte a una platea più matura rispetto a quello che ci si aspetterebbe da una popstar in un palazzetto, il cantante entra in scena seguito dalla sua versatile, talentuosa e non meno danzerina band di sette elementi, con indosso una maglietta dei Chicago Bulls che a metà serata sostituirà con una camicia di seta di Versace in onore dell'amica Donatella presente ad Assago. Non solo, la stilista viene tributata anche con una dedica del singolo 'Versace On the Floor', cantata di fronte a lei, nelle prime file insieme con le più giovani e accanite fan.
Ora novello James Brown, mentre aizza il pubblico scherzosamente fra scioltissime routine di danza su brani come 'Perm' e 'Runaway Baby', ora erede di Prince mentre fa gridare la chitarra elettrica sulle note di 'Calling All My Lovelies', Bruno Mars mette in scena uno studiato ma sentito compendio della musica afroamericana più ricca di groove e carisma: fin dall'apertura della serata con mosse e acuti alla Michael Jackson su 'Finesse', passando per gli echi di Earth, Wind & Fire in 'Treasure', l'artista si mette con forza sul solco delle stelle che lo hanno ispirato. La padronanza della musica si riflette in una padronanza del palco: l'artista lo domina non solo attraverso coreografie da block party o da 'Soul Train', tanto immediate quanto trascinanti grazie al contributo della band, ma anche nell'orchestrazione scenografica. Così il suo palco coloratissimo ma all'apparenza essenziale vede calare enormi '24' in cifre romane su '24k Magic' e fari che si animano come piccoli esseri luminosi, o spuntare passerelle e sprigionare numerose esplosioni, che nonostante il frastuono non spaventano il pubblico che per entrare in un Forum blindato ha dovuto attraversare controlli, perquisizioni e metal detector.
Ma non è la paura la sensazione più provata dalle migliaia di presenti: sono l'eccitazione con cui accompagnano il groove suadente di 'That's What I Like' (una delle diverse occasioni in cui Bruno Mars gigioneggia con l'italiano), o la gioia con cui seguono le rime sdolcinate di 'Marry You', o ancora la commozione con cui intonano insieme con la star le note romantiche di 'When I Was Your Man' o 'Just The Way You Are'. Ed è proprio su queste melodie e questi apici emotivi che si chiude lo show (e il tour europeo) prima dei trionfali bis, quando sotto una pioggia di coriandoli dorati Bruno Mars concede le sue massime hit 'Locked Out of Heaven' e la collaborazione con Mark Ronson 'Uptown Funk' a un pubblico che salta e partecipa dalle prime alle ultime file, dagli ospiti eccellenti come Marco Mengoni e Simona Ventura fino al più semplice e affezionato dei fan.
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