Sarà disponibile tutto il giorno
on demand sulla web Tv del Teatro Massimo di Palermo,il concerto
"Musica dall'Afghanistan" dell'Ensemble Bakhtar, registrato nel
2002 e riproposto oggi per affermare il diritto fondamentale di
praticare e ascoltare liberamente la musica in Afghanistan.
"Sono passati vent'anni e la Storia tristemente si ripete -
dice Francesco Giambrone, sovrintendente del Teatro Massimo di
Palermo -. Tra i nostri compiti pensiamo ci sia anche quello di
sostenere e difendere i diritti fondamentali e per questo
riproponiamo il concerto di musiche afghane dell'Ensemble
Bakhtar, per affermare, oggi come allora, il diritto
inalienabile di praticare e ascoltare liberamente la musica in
Afghanistan come nel resto del mondo".
L'iniziativa fa seguito alle dichiarazioni dell'Anfols -
l'Associazione Nazionale delle Fondazioni Lirico sinfoniche
italiane di cui Giambrone è presidente - che aveva espresso
proprio pochi giorni fa l'intenzione di programmare, nei singoli
teatri d'opera che la compongono, manifestazioni concrete in
difesa della libertà di espressione e della pratica musicale,
per esprimere solidarietà al popolo afghano e per contribuire
alla conoscenza e alla promozione della sua straordinaria
tradizione musicale.
L'Ensemble Bakhtar si era esibito nella Sala degli Stemmi del
Teatro Massimo di Palermo il 21 e il 22 febbraio del 2002, a
conclusione del convegno di studi su "La cultura e i generi
musicali afghani: tradizione, attualità e futuro", organizzato
dal Teatro Massimo all'indomani del divieto imposto dai talebani
al popolo afghano di praticare e ascoltare musica. Gli atti del
convegno erano stati poi pubblicati sulla rivista del Teatro
Massimo "Avidi Lumi", con allegato anche il cd della
registrazione del concerto.
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